Provincia

Tempio Apollo Aleo, arrivano i fondi del Lotto

Cirò Marina - Il proverbio più calzante è ”chi la dura la vince!”. Sì, perché, grazie alla sua tenacia e ad una fitta rete di amicizie, l’assessore comunale ai beni archeologici, Pasquale Cataldi, è riuscito effettivamente a far inserire lo scavo del tempio di Apollo Aleo nel programma del Lotto 2007-2009! Il finanziamento complessivo ottenuto ammonta ad euro 1.387.290 e sarà ripartito in tre annualità, poco più di 460mila euro l’anno. La notizia è divenuta ufficiale nel momento in cui il Ministero dei beni e delle attività culturali ha pubblicato sul suo sito internet l’elenco degli interventi ammessi a finanziamento nell’ambito del programma triennale del Lotto.

Cirò Marina – Il proverbio più calzante è ”chi la dura la vince!”. Sì, perché, grazie alla sua tenacia e ad una fitta rete di amicizie, l’assessore comunale ai beni archeologici, Pasquale Cataldi, è riuscito effettivamente a far inserire lo scavo del tempio di Apollo Aleo nel programma del Lotto 2007-2009! Il finanziamento complessivo ottenuto ammonta ad euro 1.387.290 e sarà ripartito in tre annualità, poco più di 460mila euro l’anno.
La notizia è divenuta ufficiale nel momento in cui il Ministero dei beni e delle attività culturali ha pubblicato sul suo sito internet l’elenco degli interventi ammessi a finanziamento nell’ambito del programma triennale del Lotto. In Calabria sono solo due gli interventi finanziati: lo scavo del santuario di Apollo Aleo nel territorio di Cirò Marina e l’impianto di climatizzazione nelle sale espositive e l’impianto fotovoltaico per il Museo nazionale di Reggio Calabria, che avrà a disposizione a tal fine la somma di euro 1.622.580.
Il Ministero ha indicato quale responsabile del procedimento il soprintendente Giovanni Pietro Guzzo e sia per fondi destinati a Cirò Marina che per quelli destinati a Reggio Calabria.
Ovviamente, i fondi saranno investiti nella realizzazione di uno specifico progetto, messo a punto dalla Soprintendenza.
Ma, prima di addentrarsi nella materia, è necessario rendere merito all’assessore Cataldi, il quale, malgrado non abbia – per sua stessa ammissione – nessuna competenza in archeologia, si è dato l’obiettivo di “vincere al Lotto!”, vale a dire di far arrivare a Cirò Marina una quota degli utili derivanti dall’estrazione del Lotto, che ex-legge n.662/96 il Ministero per i beni e le attività culturali destina alla valorizzazione dei siti d’interesse storico-archeologico.
E quale destinazione migliore avrebbe potuto avere un finanziamento rispetto alla “riscoperta” del tempio di Apollo Aleo, il più importante di tutto il territorio compreso tra Crotone e Sibari?
Tuttavia, se è la prima volta in assoluto che la città di Cirò Marina beneficia di una siffatta provvidenza, lo si deve anche all’umiltà dell’assessore Cataldi, che non ha esitato a chiedere la collaborazione di addetti ai lavori e politici, affinché lo scavo del tempio fosse inserito fra gli investimenti ministeriali prioritari nel settore dei beni archeologici.
Difatti, egli si è rivolto al sindacalista Mimmo De Bartolo, che gli ha indicato l’iter da seguire; all’avvocato Gianni Russano, che lo ha messo in contatto con i dirigenti al ramo della Regione Calabria; alla capogruppo dell’opposizione Barbara Brunetti (An), che si è attivata per accelerare l’iter presso il Ministero; al segretario provinciale della Margherita, Salvatore Baffa, che ha impresso alla pratica lo sprint finale insieme al consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi, fedelissimo del ministro per i beni e le attività culturali, Francesco Rutelli.
Oggi, si può dire che la fitta rete di alleanze ha funzionato, eccome! E, il 27 giugno scorso, dando la notizia alla stampa, Cataldi ha voluto ringraziare tutte le persone sopraccitate e, primo fra tutti, il sindaco Parrilla, che “ha avuto fiducia in me assegnandomi proprio questa delega”.
Andiamo adesso allo scavo nell’area del tempio: per l’anno 2007 sarà disponibile la prima tranche pari ad euro 460.800 e, come detto, sarà investita secondo un progetto redatto dalla competente Soprintendenza.
Il santuario di Apollo, che ha un’origine mitica legata al nome dell’eroe tessalo Filottete, fu scavato da Paolo Orsi nel 1924 e presenta due fasi costruttive, una tardo-arcaica (della fine VI a.C.) e una di III a.C., quando, pur conservando la cella primitiva, venne aggiunta dai Brettii una peristasi in pietra (8×19 colonne).
Dello stesso periodo sono i resti di strutture a sudovest dell’edificio sacro, che Paolo Orsi chiamò le “Case dei sacerdoti” e che nell’ epoca antica erano state destinate ad accogliere i pellegrini di riguardo in occasione di feste importanti.
V’è comunque ancora molto da esplorare per anni e anni e l’antico monito del maestro Elio Malena è che urge completare il secondo piano del museo civico archeologico di Cirò Marina, per depositarvi i vecchi e futuri reperti. Dopo un’inerzia secolare, si vede la luce in senso lato…in attesa di quella elettrica nella suddetta sede museale!