CROTONE – La variante al Piano regolatore del porto si farà. Lo rende noto l’on. Elisabetta Barbuto. Non sembrano esserci più dubbi, infatti, sull’interpretazione della riforma del 2016 che ha trasformato le autorità portuali in autorità portuali di sistema e sulla successiva legislazione in tema di varianti. Alla richiesta di un parere, il ministero Infrastrutture e Trasporti ha risposto che quella di Gioia Tauro è già una Autorità portuale di sistema, di conseguenza, la circostanza che sia commissariata dal 2015 e non abbia ancora provveduto all’adozione del nuovo Prp di sistema, non le impedisce di mettere mano ai piani dei singoli porti purché lo faccia entro il 31 dicembre 2022.
Il parere al Mit era stato chiesto il 22 ottobre scorso con una lettera al ministro Paola De Micheli firmata dai presidenti della Camera di Commercio Alfio Pugliese, Ance Giovanni Mazzei e della Consulta marittima Francesco Maria Lagani. In precedenza c’erano stati diversi incontri con il commissario dell’Autorità di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, nei quali è stata parte attiva l’on. Elisabetta Barbuto (nella foto con Agostinelli) che ha seguito tutta la vicenda ed oggi plaude “all’interpretazione della norma che consentirà – dichiara – l’adozione di quella variante al piano regolatore che non si può più procrastinare ed in mancanza della quale, sistematicamente e periodicamente, si assiste all’assalto del porto da parte di iniziative imprenditoriali private che ne vorrebbero orientare il destino penalizzando l’interesse pubblico e gli interessi della città di Crotone”.
Il nuovo master plane del porto di Crotone
