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Serie B, il Crotone in caduta libera: allo Scida fa festa anche la Spal

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Imbarazzante. E senza logica. Per il Crotone la notte è sempre più fonda, un incubo dal quale diventa sempre più complicato uscirne fuori. Anche la Spal vive il suo pomeriggio di gloria passeggiando sulle macerie di uno Scida che da fortino inespugnabile è diventato terra di conquista. Il disastro arriva al tramonto di una partita che il Crotone non avrebbe neppure meritato di perdere, ma che aggrava il senso di impotenza: se perdi sia quando giochi male che quando lo fai in modo dignitoso, beh, la questione diventa seria e preoccupante. Quattro sconfitte consecutive e la salvezza che diventa un miraggio.

Marino conferma gli stessi undici che lunedì hanno perso a Terni. Maric affianca Mulattieri mentre sui lati del 3-5-2 ci sono Giannotti e Molina, con Zanellato Vulic ed Estevez in mezzo al campo. Benali, recuperato dopo la gastroenterite, parte dalla panchina. L’avvio è da incubo, sulla falsariga della stagione e proprio come Terni. Una palla persa a centrocampo avvia la ripartenza ferrarese, e la semplicità con cui Melchiorri può azionare il tiro dal limite che passa tra le gambe di Canestrelli e finisce sotto l’incrocio è l’emblema delle fragilità attuali del Crotone. Il gol subito però non abbatte i rossoblù, che proprio come a Terni alzano la testa e provano ad operazione una reazione furente che si protrae per tutto tempo. L’unico pericolo è rappresentato da Seck, il ‘lungo’ della Spal che mette in difficoltà sempre Molina e potenzialmente potrebbe fare sempre danni. Il Crotone ha però il controllo del gioco e utilizza le fasce come sfogo per azionare l’offesa, ma come accade ormai da inizio stagione, manca quasi sempre la scelta vincente nella giocata decisiva. Clamorosa la chance che Vulic si divora al 10′ quando si avventa su una palla vagante, serve al centro il solissimo Mulattieri che dovrebbe soltanto appoggiare in rete, ma la palla del serbo è lunga e illogica. Nel corollario delle chance costruite, il Crotone ne registra almeno altre quattro che meritavano un esito diverso: a turno Vulic, Giannotti, Mulattieri e Molina colpiscono in porta trovando però Pomini sempre pronto alla risposta. Il forcing resta costante per tutto il tempo, così come il difetto endemico di una squadra che fatica tremendamente a trovare la via della rete.

La trova subito la Spal in avvio di ripresa, sfruttando un angolo generato da uno scellerato Zanellato che invece di afferrare la sfera la lascia scivolare in corner convinto che l’ultimo a toccare sia stato l’avversario. E’ invece corner, che batte Esposito e Mancosu svetta più in alto di tutti lasciando di sasso Festa.

Una mazzata che il Crotone deve assorbire quando stava progettando un assalto convinto. Eppure i rossoblù cercano di risollevarsi ma trovando sempre una mira inadeguata, come quando Molina spara in curva da posizione invitante. La collezione di chance sciupate si allunga a dismisura, e ne spunta un’altra per Mulattieri, bravo a incunearsi nell’area emiliana dopo aver vinto il duello con il diretto avversario ma il diagonale da distanza ravvicinata è calciato in bocca a Pomini.

L’illusione la consegna Kargbo, complice l’imperfetta opposizione di Pomini che si lascia passare la palla tra le gambe e riaccende un filo di speranza per il finale. Il Crotone ci crede e lo stesso Kargbo confeziona una palla ghiotta per Oddei che di testa alza troppo la mira. Finisce qui, senza il lieto fine, con il quarto ko consecutivo, gli appena 8 punti in classifica e un quadro complessivo disarmante.

CROTONE (3-5-2): Festa; Nedelcearu, Canestrelli, Paz (30′ st Oddei); Giannotti (12′ st Sala), Vulic (30′ st Kargbo), Estevez, Zanellato, Molina; Maric (12′ st Benali), Mulattieri. Contini, Saro, Cuomo,  Visentin, Mondonico, Donsah, Oddei, Rojas, Kargbo, Borello, Schirò. Allenatore: Marino.
SPAL (4-3-3): Pomini; Dickmann, Peda (25′ st Heidendreich), Capradossi, Celia; Da Riva, Viviani, Mancosu; D’Orazio (20′ st Ellertsson), Melchiorri (17′ st Rossi), Seck (1′ st Esposito). Seculin, Tripaldelli, Esposito, Crociata, Zuculini, Mora, Coccolo,  Nador, Piscopo. Allenatore: Clotet.

ARBITRO: Sozza di Seregno.

NOTE: spettatori 2176. Ammoniti: Peda, Canestrelli.