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Petilia, denuncia del sindaco: disservizi sanitari mettono a rischio la vita di tutti

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PETILIA POLICASTRO – “Non sono più sostenibili situazioni per le quali i cittadini si vedono costretti a sostituire le istituzioni sanitarie preposte, con raccolte solidali, per tutelare l’intera comunità ed evitare disservizi che mettono a repentaglio la vita di ognuno di noi”.
Lo scrive il sindaco di Petilia Policastro, Simone Saporito, in una lettera-denuncia inviata al prefetto di Crotone ed al presidente della Regione Calabria riguardo “la grave situazione che ormai da tempo si verifica nelle postazioni di Continuità Assistenziale di Petilia Policastro e della Frazione Pagliarelle, ove gran parte dei turni previsti per questo essenziale servizio, non vengono garantiti per carenza di medici ed operatori sanitari e spesso, in più postazioni contemporaneamente”.
E’ da oltre un anno che in tutto il territorio crotonese si registrano queste carenze ma, come scrive il primo cittadino di Petilia Policastro nonostante gli incontri in Prefettura tra i vertici dell’Asp di Crotone ed i Sindaci dei Comuni dell’Alto Marchesato, purtroppo “devo amaramente constatare che nessun apporto migliorativo è stato messo in atto ed anzi l’intero sistema organizzativo sanitario è peggiorato”.
Saporito, rivela che “soprattutto nelle ore notturne e nei giorni festivi, si corre spesso il rischio che un’intera comunità non abbia nessuna risposta sanitaria, con Guardie Mediche sprovviste del personale medico-sanitario, con seri pericoli per l’incolumità della popolazione”. Nell’entroterra del marchesato crotonese, inoltre, ci sono difficoltà anche con il Suem 118. Il territorio spiega Saporito ha “una sola postazione del SUEM, nella località Campizzi del Comune di Mesoraca, che deve garantire soccorso ad una popolazione di trentamila abitanti, a quattordici strutture sociosanitarie ricadenti nei comuni di Petilia Policastro, Mesoraca, Cotronei, Santa Severina e Roccabernarda e tante volte, per la mancanza di medici di continuità assistenziale, il 118 è chiamato per prestazioni minori, rendendo ancora più difficoltoso e problematico, garantire risposte sanitarie a tutti gli utenti”. Saporito ricorda che “tra la fine del mese di ottobre e gli inizi del mese di Novembre 2021, due cittadini di Petilia Policastro (rispettivamente di 49 e 64 anni) sono deceduti, in attesa dell’intervento degli operatori sanitari, impegnati in un altro soccorso”.
La situazione è resa ancora più grave dalla carenza infrastrutturale: “basta considerare che ci vuole un’ora per raggiungere l’unico ospedale della provincia, che dista 60 km”.
Il sindaco spiega che queste difficoltà nei servizi sanitari “hanno spinto i cittadini ad organizzarsi da soli acquistando con una colletta cinque defibrillatori, da ubicare in varie zone della Città, e formando cento giovani cittadini, per il loro utilizzo”.
Il sindaco, auspicando “dalle Autorità in indirizzo, risposte concrete e durature che risolvano definitivamente questa grave, dannosa e pericolosa problematica”, chiede “un incontro in tempi brevi, per discutere dell’intera e grave problematica sollevata e che i referenti istituzionali, protagonisti di questo sistema (Regione Calabria, ASP di Crotone, Struttura Commissariale), si adoperino a dare risposte di salute adeguate, ad una comunità che per troppo tempo è stata relegata ai margini e tante vittime ha procurato”.