Dall’avviso depositato alla Capitaneria di porto, si evince che lo specchio di mare interessato dall’installazione comprende l’area marittima che interessa i comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro, oltre ad altri della provincia di Catanzaro. Una localizzazione che preoccupa il Sindacato balneare “in considerazione della vocazione turistica dei territori interessati” e “nella prospettiva di uno sviluppo delle attività crocieristiche”.
In vista della scadenza del 29 gennaio per la presentazione di osservazioni ed opposizioni, Manica sollecita “il coinvolgimento di tutti gli attori locali, pubblici ed istituzionali, al fine di comprendere ed approfondire l’impatto ambientale che un impianto di questo genere potrebbe avere e le conseguenze che potrebbero, eventualmente, ricadere su tutto il settore turistico della provincia”.
“Occorre – aggiunge il presidente dei balneari – giungere ad un’unità di intenti attraverso il coinvolgimento, il raccordo e la concertazione di tutti gli attori locali; invitiamo, pertanto, gli enti istituzionali interessati a farsi promotori, in tempi ristretti, di una serie di incontri nei quali si possano individuare, condividere ed intraprendere i percorsi più idonei nell’interesse ambientale ed economico del nostro territorio”.
La nota del Sindacato balneari segue quella di Maria Grazia Vittimberga, sindaco di Isola Capo Rizzuto che ha anticipato di recente il no del suo Comune all’impianto della Repower Renewable.