Cronaca

Anno giudiziario, Introcaso: la ‘ndrangheta elegge direttamente i suoi affiliati

tribunale

LAMEZIA – “Il consenso non è ormai cercato ma esercitato direttamente dalle organizzazioni criminali che esprimono la tendenza, consolidata in molte aree, ad eleggere propri intranei”.
A dirlo è il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, nella relazione per l’apertura dell’anno giudiziario del Distretto catanzarese, con riferimento al capitolo dedicato alla lotta alla criminalità organizzata.
Per Introcaso “ulteriore immediata conseguenza” della pervasività della ‘ndrangheta “è la corruzione del procedimento elettorale, di formazione del consenso, di raccolta di esso. Anche in tale attività si manifesta la capacità dinamica delle associazioni di ‘ndrangheta che si inseriscono in un contesto di riorganizzazione dello Stato mediante creazione di organismi politici e amministrativi intermedi, tali da delineare una potestà diffusa nel territori (si pensi alla centralità dei sindaci, eletti direttamente), titolari, per natura e funzione, di discrezionalità immediata sull’andamento generale dell’amministrazione. Il consenso – rileva il presidente della Corte d’appello di Catanzaro – non è ormai cercato, ma esercitato direttamente dalle organizzazioni criminali che esprimono la tendenza, consolidata in molte aree, ad eleggere propri intranei. Da qui lo scioglimento degli enti locali, le dichiarazioni di incandidabilità gravanti su tutti i tribunali del Distretto”.