Cronaca

L’associazione ‘Pitbull is not a Crime’: un’atrocità l’uccisione del cane avvenuta a Crotone

Il rappresentante provinciale del gruppo, Tony-B Ruggiero: "Il peggior nemico di un pitbull è un umano idiota"

cane ucciso crotone
"Il peggior nemico di un pitbull è un umano idiota". Così Tony-B Ruggiero rappresentante provinciale dell’Associazione italiana ‘Pitbull is not a crime’ commenta l’uccisione a bastone di un pitbull avvenuta a Crotone il 27 gennaio. Il cane è  stato legato ad un guard rail e quindi colpito più volte: poi è stato buttato nel fossato del fiume Esaro dove è stato rinvenuto. 
"Mi sono indignato e arrabbiato per quello che, ancora oggi nel 2022 e soprattutto nella mia città, la nostra razza deve subire. Si, nostra, perché chi nella vita ha la fortuna di avere al suo fianco un pitbull, nel corso degli anni diventa pitbull. Sia fatta chiarezza una volta per tutte che essere pitbull non significa rischiare di morire così perché fai combattimenti… ma significa ancora una volta che non è un cane che può stare nelle mani di tutti. Nonostante l’evoluzione ci ritroviamo ancora a discutere su come un cane andrebbe addestrato quando in realtà non esiste addestramento al di fuori di quello naturale fatto solo d’amore".
Su quanto accaduto l’Enpa di Crotone ha presentato una denuncia alla procura della Repubblica chiedendo l’acquisizione delle immagini della videosorveglianza della zona. Si presume l’apertura di una indagine per individuare i criminali ch eanno ucciso il cane. I motivi potrebbero essere diversi,   rappresentante dell’associazione nazionale ‘Pittbull is not a crime’, lancia delle ipotesi: "Ancora oggi – scrive Tony B Ruggiero – ci ritroviamo davanti a situazioni imbarazzanti che ci lasciano tutti amareggiati, sofferenti e arrabbiati perché non si può pensare ancora che un essere umano sia capace di tanta atrocità… ancora una volta, ancora a Crotone, ancora nella stessa zona e magari ancora le stesse persone! Ma poi, atrocità dovuta a cosa? Forse non aveva vinto un combattimento? O aveva reagito ad un comando forzato? O costava troppo mantenerlo in vita? Tutte cause non giustificabili… queste come qualsiasi altra!". 
"Ci siamo chiesti il perché ancora esistono i combattimenti? Dovremmo combattere soltanto per i pregiudizi che questa razza subisce – conclude Ruggiero -.  Perché ancora un uomo ha il coraggio di bastonare un cane indifeso?  Ci siamo chiesti il perché il cane non ha reagito già alla prima bastonata ricevuta? Come mai una razza considerata così feroce da meritare addirittura la museruola, è riuscita a piegarsi ad un idiota? Cosa avrà mai fatto per meritarsi questo? Non lo so, ma so per certo cosa meriterebbe chi gli ha fatto questo. L’unica colpa di questo cucciolo è di essere nato Pitbull".