Cronaca

Aeroporto Crotone, in commissione il piano nazionale e il caro biglietti

L'audizione del presidente di Enac chiarisce le linee guida dell'ente per i piccoli scali e anche la vicenda del costo dei voli che penalizza il territorio

aeroporto crotone 2022 1

“Ho chiesto un appuntamento con il nuovo manager della Sacal che so, nei giorni scorsi, essersi incontrato con i vertici Enac. In attesa dell’adozione del PNA e della concreta attuazione delle linee guida, intendo chiedere nell’immediato quali sono le sue idee e le sue strategie per lo scalo crotonese, a partire dalla vicenda caro biglietti".Lo afferma l’onorevole Elisabetta Barbuto che nel corso dell’audizione alla commissione parlamentare trasporti del presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, ha chiesto tra le altre cose delucidazioni sul caro biglietti per il volo Milano-Crotone nel periodo estivo emerso da un’inchiesta svolta da il Crotonese (vedi edizione del 24 maggio). Anche se non cita mai il nostro giornale (probabilmente temendo che altri non pubblichino il comunicato), l’onorevole Barbuto ha portato la vicenda in commissione proprio durante l’audizione con Enac: "La risposta – dice Barbuto – non lascia adito a dubbi. Sicuramente i vettori hanno le loro responsabilità. Ma anche la società di gestione lasciando che ciò accada viene meno all’impegno assunto in sede di rilascio della concessione. Quello dell’impegno allo sviluppo dei tre scali calabresi che però, soggiacendo a mere logiche di mercato, conduce a distorsioni evidenti”.
L’audizione è servita anche a fare chiarezza sul Piano nazionale aeroporti che Di Palma ha spiegato alla commissione parlamentare: "La novità assoluta – afferma la parlamentare crotonese – è la centralità del concetto di rete integrata su basi territoriali che verrà costituita, laddove non esistente, e potenziata, laddove già esistente. Come? Partendo, pertanto, dall’analisi dei singoli territori e mettendola a sistema con i fattori socio-economici caratteristici della zona si punta alla sostenibilità e alla intermodalità e a razionalizzare le diverse componenti di traffico della stessa area di riferimento per individuare e valorizzare il ruolo dei singoli scali e per razionalizzare ed efficientare, quindi, l’intera rete di trasporto aereo nazionale. Le linee guida mirano, insomma, alla definizione del ruolo dei singoli scali; all’individuazione delle condizioni per una maggiore intermodalità dei trasporti; all’implementazione delle tecnologie avanzate applicate al trasporto aereo, con particolare riferimento all’aerospazio e all’urban/advanced air mobility; alla pianificazione strategica per la rete di trasporto aereo minore e di aviazione generale e alla definizione di una rete nazionale per l’air cargo".
Cosa cambia per Crotone? "La rete calabrese – sostiene la parlamentare – sarà, pertanto, oggetto, al pari di altre reti territoriali come la toscana, la pugliese, la campana e la siciliana orientale, del PNA con l’obiettivo sia di privilegiare l’esistente, quindi, e ottimizzarlo con le migliori tecnologie disponibili, limitando il ricorso a nuove realizzazioni e, quindi, al consumo di territorio solo nei casi assolutamente indispensabili e nel caso di evidenti benefici ambientali, sia di  superare la conflittualità tra scali situati a distanze medio brevi nell’ottica di specializzazione dei ruoli di ciascun aeroporto rispetto a quelli di rilevanza strategica".
Inoltre, "il nuovo piano dovrà contenere indicazioni per lo sviluppo a scala nazionale degli aeroporti minori, cioè quelli che hanno un traffico inferiore al milione di passeggeri per anno, rendendoli organici alle strategie della intera rete anche per evitare che l’equiparazione degli stessi all’interno della stessa rete finisca con il penalizzarli con dei costi maggiori ed insopportabili come evidenziato dallo stesso Presidente ENAC nel corso dell’audizione".
Secondo l’onorevole Elisabetta Barbuto: “Questa è una svolta che già da tempo auspicavo al fine di razionalizzare il traffico delle tre realtà aeroportuali calabresi con una attenzione particolare alla domanda dei singoli bacini territoriali – cui si aggiunge oggi una specializzazione dello scalo – per evitare che una gestione condotta esclusivamente con criteri societari potesse penalizzare lo scalo pitagorico o, comunque, uno degli scali a vantaggio di un altro. Il nostro territorio sa perfettamente cosa significa gestione unica su criteri esclusivamente societari. Un esempio lampante ne sono i risultati dell’inchiesta degli ultimi giorni sulla stampa locale (leggi il Crotonese, ndr) che sono stati oggetto di specifica domanda da parte mia nel corso dell’audizione".
La parlamentare invita a lavorare in sinergia evitando, soprattutto dalle istituzioni, ritardi che rischiano di vanificare le attività: "Restiamo, infine, in attesa della conferenza dei servizi per gli oneri e del volo su Roma, atteso l’invio da parte della Regione  della relazione integrativa effettuato soltanto negli ultimi tempi. Ribadisco, infatti, che lavorare senza la collaborazione fattiva di tutti ed in particolare degli organi competenti, risulta estremamente difficile se non impossibile. Né è ipotizzabile che il ruolo di un parlamentare nazionale si possa ridurre ad un continuo sollecito di ciò che normalmente chiunque ne abbia la responsabilità, deve eseguire tempestivamente e nell’interesse della collettività”.