Cronaca

Forza Italia, la rivolta dei candidati contro Manica e Torromino: no accordi con Voce

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Questo inciucio non s’ha da fare! Un gruppo di candidati delle liste di centrodestra a supporto della candidatura a sindaco di Antonio Manica alle comunali del 2020 si oppone all’ipotesi di un accordo con il sindaco Voce, alle prese con una crisi politica che rischia di chiudere anzitempo la consiliatura. Si tratta di Francesca Alosa, Vladimiro Campana, Maria Lucia Cosentino, Maria Lazzaro, Antonio Marrazzo, Pisano Pagliaroli, Giovanni Procopio, Giuseppe Pucci, Gaetano Ranieri, Antonio Ruberto, Maria Stella Salmeri e Lucia Sottile. A seguire il testo integrale del documento diramato.
"Non serve a Crotone e non è utile per i crotonesi! Non solo noi! Chiunque delle 10 liste a supporto della proposta del centrodestra che candidava l’avvocato Antonio Manica a sindaco ricorderà benissimo le prime parole che ascoltò ancora prima che iniziasse la campagna elettorale dell’estate 2020: ‘Nella migliore delle ipotesi, voi ed il pure brav’uomo Antonio Manica sarete schiavi dei Mario Megna di turno’. Questo è stato certamente uno dei “complimenti” che abbiamo dovuto ingoiare durante e dopo la campagna elettorale del primo turno.
"Ce lo ricordiamo perché ci dovevamo giustificare, perché incessantemente abbiamo dovuto dimostrare che avevamo semplicemente voglia di “dare un contributo” alla nostra città. Tutti i candidati delle 10 liste di appoggio ad Antonio Manica, “portato” direttamente l’onorevole Torromino, sono stati costretti a difendersi dalle accuse e dagli epiteti che il buon Enzo Voce, ed i suoi seguaci, scaricavano addosso accusandoli di essere trasformisti e portatori d’acqua ai soliti noti di anni di marciume!
"Sorpresi, delusi, decisamente increduli, certamente disgustati. Sono queste le prime sensazioni che abbiamo condiviso quando abbiamo letto di un probabile accordo tra Forza Italia e il sindaco Voce. Noi che ci siamo schierati in campagna elettorale accanto ad Antonio Manica, mettendoci la faccia, e ci siamo proposti alla città come alternativa al populismo di Voce.
"Abbiamo dato tutto noi stessi per un progetto politico che era un’alternativa reale alle urla e agli schiamazzi di piazza Marinai d’Italia. Abbiamo seguito Antonio Manica e Sergio Torromino, perché convinti che questa fosse la strada giusta per rimettere Crotone in movimento dopo la triste parentesi del commissariamento. Quanti veleni e quanta gratuita violenza contro di noi. Ma questo non ci ha fatto retrocedere, anzi…
"Ieri ci abbiamo creduto ed oggi ci sentiamo traditi. Non possiamo accettare né condividere una posizione servile e insignificante, mirata unicamente a mantenere in sella Voce in spregio agli interessi dei cittadini. Antonio Manica e i consiglieri comunali che seguiranno questa scellerata strada devono sapere che se oggi occupano gli scranni del Consiglio comunale lo devono a tutti noi che abbiamo raccolto il consenso dei crotonesi. Ci rappresentano e, quindi, non sono e non possono essere pianeti solitari che cambia no orbita per scaldarsi meglio al sole.
"Voce in questi venti mesi ha dimostrato tutta la sua incapacità amministrativa e la sua inconcludenza, e sia una che l’altra non miglioreranno con l’apporto di alcuni consiglieri che si definiscono appartenenti all’area di  centrodestra. Mai la città ha toccato livelli così bassi da ogni punto di vista economico, sociale e culturale. Mai Crotone è caduta così in basso. Ed invece di impegnarci nel cercare di costruire una immediata e credibile alternativa a questo fallimento, l’on. Torromino che fa? Si allea con Voce!
"Con questo inciucio, che potranno inutilmente cercare di nobilitare facendolo passare come un accordo di programma, Torromino e Manica non hanno tradito soltanto noi, ma hanno voltato le spalle alla città e Crotone non potrà che condannare questo accordo contro natura. Noi non ci stiamo e non ci fermeremo in ogni sede e in ogni luogo per esprimere il nostro sdegno".