Cronaca

Tari, l’assessore Scandale: tariffe adeguate alla legge, previsti sgravi

antonio scandale
CROTONE – Nessun aumento della Tari ma un adeguamento dovuto al nuovo sistema di validazione da parte dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, inoltre sono previsti sgravi per 3000 utenze a basso reddito la possibilità di ulteriori sgravi per le famiglie crotonesi.
Lo chiarisce l’assessore comunale al Bilancio Antonio Scandale, intervenendo a proposito dell’approvazione, nel corso della seduta consiliare di mercoledì 29 giugno dell’adeguamento dell Tari.
“Chiariamo ai cittadini che il Piano economico finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani – spiega Scandale – non può consentire profili di discrezionalità ma è un documento tecnico che prevede la integrale copertura del costo del ciclo dei rifiuti”.
L’assessore sottolinea i passaggi tecnici che ha dovuto compiere l’Amministrazione: “Il metodo Arera, di recente introduzione, prevede che la validazione del Pef da parte della stessa sia un obbligo di legge. Ed ha come principio assoluto la circostanza che vede una ripartizione della tariffa proporzionalmente superiore alle utenze che producono il maggior numero di rifiuti. Il Comune, è importante che i cittadini lo sappiano, sta pagando oggi per i Pef non adeguati in precedenza, sottostimati”.
Scandale ribadisce il mantra dell’attuale amministrazione di non avere soldi in cassa per colpe precedenti: “I debiti pregressi nei confronti della Regione, che ammontano a circa 7.000.000 di euro, comportano il blocco delle royalties per l’estrazione del metano con il conseguente danno ingente per la comunità in termini di carenza di risorse dirette per il decoro urbano, gli incentivi per l’occupazione, le attività produttive, il miglioramento ambientale” sottolinea Scandale.
La decisione di approvare il pef secondo i dettami di Arera è stata obbligata in quanto, spiega Scandale: “A questi problemi, l’ulteriore mancata idoneità da parte di Arera del Pef, comporterebbe altresì una situazione di irregolarità per le casse dell’Ente costringendo il Consiglio all’approvazione di debiti fuori bilancio non in linea con gli obblighi di pagamento tramite le risorse programmate dal Pef. Pef che risente anche degli aumenti del costo di trattamento degli ingombranti oltre che del recupero della minore previsione prevista nelle precedenti annualità”.
Scandale chiarisce ulteriormente la questione: “Sostanzialmente il Pef tiene conto dell’intero ciclo dei rifiuti che consta nell’appalto ad Akrea (raccolta e spazzamento) per euro 6.700.000, il costo del trattamento nell’impianto di Ponticelli e per lo smaltimento nella discarica di Columbra per euro 5.500.000, 250.000 per il costo del trattamento ingombranti, 800.000 quale quota di recupero della minore previsione dei Pef pregressi”. 
In questa situazione, però, c’è un’attenzione alle fasce deboli della popolazione: “In concerto con l’assessorato alle Politiche Sociali – afferma Scandale – è stata prevista una quota di 500.000 euro destinata, mediante procedura ad evidenza pubblica, ad essere riconosciuta come bonus sulla Tari per i nuclei familiari con Isee non superiore a 12.000 euro. Stiamo parlando, secondo il dato storico fornito dai servizi sociali, di 3.000 famiglie”.
Inotre al Comune attendono indicazioni ministeriali “in riferimento alla possibilità di impiego per la riduzione della TARI di residui di ristori trasferiti nelle casse dell’Ente nel periodo di emergenza pandemica”.