Cronaca

Voce incontra i dializzati, si farà carico presso l’Asp dei problemi del reparto

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L’appello dei dializzati e dell’Aned (Associazione nazionale emodializzati), lanciato proprio dalle colonne del nostro giornale, non è caduto nel vuoto. La richiesta di aiuto rivolta al sindaco per le gravi carenze in cui versa in reparto di Nefro Onconcologia del San Giovanni di Dio, dopo anni di promesse disattese e denuncie rimaste inascoltate, è stata accolta: lunedì 4 luglio il primo cittadino, Vincenzo Voce, ha incontrato nel palazzo comunale l’Aned e il delegato provinciale dell’associazione Roberto Costanzo, il quale ha esposto la difficile situazione vissuta quotidianamente dai dializzati che frequentano il reparto, ubicato al settimo piano dell’ospedale e servito da un’ascensore che molto spesso è fuori funzione, oltre che sofferente per la carenza di personale e presidi sanitari.
Costanzo ha mostrato al sindaco anche le foto del reparto, le cui condizioni igieniche risultano essere molto precarie. Del trasferimento del reparto al pianterreno se ne parla ormai da otto anni, ma nulla di concreto è stato mai fatto per mantenere le promesse fatte agli ammalati, mentre i commissari si sono succeduti.
“Ho incontrato, questa mattina, i rappresentati dell’Aned – ha dichiarato il sindaco – che mi hanno riferito delle difficoltà che incontrano presso l’Ospedale cittadino. Di quanto esposto interesserò l’Azienda sanitaria provinciale affinché si possano risolvere i problemi che interessano tanti nostri concittadini”.
“Al sindaco – ha dichiarato Costanzo al termine dell’incontro – ho sollecitato l’intervento della Conferenza dei sindaci, un’istituzione in cui credo molto. Quando ho mostrato le foto al sindaco lo ho visto sinceramente toccato e pronto a mettere in campo azioni utili alla nostra causa. Il sindaco ha promesso che scriverà all’Asp e con la Giunta farà visita personalmente al reparto. Siamo fiduciosi, ma delusioni ne abbiamo subite tante, per questo restiamo pronti a mettere in campo azioni di protesta forti, non possiamo permettere che la situazione vissuta in reparto prosegua oltre, chiediamo un intervento finalmente concreto”.