Fotogallery

Lipu, concluso l’inanellamento dei pulcini di cicogna bianca sui tralicci dell’Enel

Quarantré pulcini inanellati, 17 nidi seguiti, 30 uscite sul campo. Si è conclusa l’attività di inanellamento a scopo scientifico sui pulcini di cicogna bianca condotta dalla Lega italiana per la protezione degli uccelli tra la valle del Crati e la piana di Sibari, nella provincia di Cosenza. Il monitoraggio, giunto al quarto anno consecutivo, è stato realizzato dai volontari della Lipu di Rende in collaborazione con Ispra ed E-Distribuzione. Nei quattro anni di attività, sono stati inanellati nel complesso 101 giovani cicogne bianche in 17 nidi diversi.
“Per non mettere a rischio l’incolumità delle giovani cicogne – spiega Roberto Santopaolo, delegato Lipu di Rende – l’operazione di inanellamento può essere eseguita in un arco temporale piuttosto ristretto, ovvero tra il 35esimo e il 40esimo giorno di vita di ogni singolo cicognino. Un’attività dietro la quale c’è una grande mole di lavoro svolta nel monitoraggio dei nidi, nel periodo marzo-giugno, dai volontari”.
Nel giorno fatidico, quando tutte le attività preliminari sono state eseguite e si è in possesso delle conoscenze sull’età dei pulli, i tecnici di E-Distribuzione si elevano con l’autoscala nei pressi del traliccio/palo, prelevano delicatamente i pulli, li pongono in una cesta di vimini e li portano in un’area preventivamente allestita dalla stazione mobile di inanellamento. A questo punto l’inanellatore, autorizzato dall’Ispra procede al rilevamento dei dati biometrici e alla pesatura.
“L’ultima fase – dice Mario Pucci, inanellatore Ispra e volontario Lipu – è l’apposizione di un anello in policarbonato nero con impresso un codice alfanumerico bianco, univoco per ogni individuo, una sorta di carta di identità che accompagnerà la piccola cicogna per tutta la vita. Ciò permetterà in futuro di poter leggere anche a notevole distanza il codice alfa numerico della giovane cicogna bianca e verificare le aree di presenza, sosta e svernamento”.
A questo punto le piccole cicogne vengono riposte nella cesta di vimini e riportate nel nido. Mediamente l’operazione di prelievo e ricollocamento dei pulcini al nido dura meno di 50 minuti. L’attività di inanellamento su questa specie, sperimentata soprattutto nei paesi dell’Est europeo e in pochissimi altri siti italiani, grazie alla possibilità di leggere il codice alfanumerico sulla lunga zampa della cicogna bianca, darà importanti informazioni sulle rotte migratorie, sulle aree di sosta, sulle aree di svernamento e sul ritorno nelle aree dove è nato per riprodursi, o se invece sceglierà altre aree geografiche in altre regioni.
Quest’anno l’attività di inanellamento è stata associata alla campagna ‘Un nome per la Cicogna’ iniziativa con la quale si poteva associare il proprio nome o quello di un proprio caro al codice alfanumerico del cicognino scelto. Di particolare interesse, sempre quest’anno, la lettura del codice alfanumerico di due individui che ha permesso di capire che, a distanza di tre anni,  sono tornati a riprodursi nei luoghi dove sono nati.