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Crisi idrica, Santa Cristina, intervengono Comune e Congesi, ma "i problemi vanno risolti prima"

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"Il mancato ammodernamento idrico mette a rischio le strutture recettive", nel frattempo "il Comune di Isola e Congesi sono sordi al problema". Lo scrive Giancarlo Sitra, amministratore del villaggio Santa Cristina di Isola Capo Rizzuto, annunciando di aver depositato un esposto ad autorità ed enti competenti.

“Il Santa Cristina – aggiunge – ospita ogni anno circa 7000 persone e ogni anno siamo costretti agli straordinari per avere un servizio idrico decente. Quest’anno, però, abbiamo toccato il fondo: per buona parte  della stagione neanche una goccia d’acqua per la nostra struttura. Tanti turisti arrivano e si lamentano, giustamente, perché la loro vacanza rilassante diventa un incubo a causa di una costante mancanza di acqua potabile".
Per Sitra siamo ad un "punto di non ritorno, costretti a chiedere ai nostri ospiti anche di abbandonare la struttura perché non ci sono le condizioni minime per la vivibilità. Abbiamo calcolato un danno economico e d’immagine – prosegue l’amministratore del villaggio – che potrebbe superare il milione di euro e 50 posti di lavoro di lavoro stagionali andati in fumo, senza calcolare l’indotto indiretto perso per il territorio".
L’esposto, indirizzato, tra gli altri, alla Procura della Repubblica, ha comunque smosso le acque. Il comune di Isola e Congesi sono in qualche modo intervenuti, ma per Sitra cambia poco: "le istituzioni rileva – dovrebbero prevenire i problemi, avere dei piani per risolverli e non nascondere sempre la polvere sotto il tappeto tirando fuori il problema (senza risolverlo) solo quando è troppo tardi”.