Cronaca

Crotone senz’acqua: falla di oltre un metro su condotta Corap e lago Sant’Anna a secco

Potabilizzatore Sorical fermo per mancato approvvigionamento dalla condotta del consorzio industriale a causa di una grave perdita a Papanice. All'invaso non c'è acqua sufficiente per l'emergenza. Si preannunciano tempi lunghi per ripristino.

CROTONE – L’incubo di una intera città senz’acqua nel pieno dell’estate ed in prossimità dei giorni di ferragosto si è concretizzato. Dalle 6.30 del mattino del 5 agosto a causa di una grave rottura della vetusta condotta del Corap non arriva acqua al potabilizzatore Sorical di Crotone che, per questo motivo è fermo e non assicura alcuna fornitura ai serbatoi della città.
"L’impianto di potabilizzazione Neto – ha comunicato Sorical – che alimenta Crotone, è fermo da questa mattina alle 6:30 per la mancanza di acqua grezza. Da una verifica fatta, i tecnici del Corap hanno riscontrato una rottura della condotta che collega la vasca di Calusia con l’impianto Neto". Sorical, non essendo competente per la condotta del Corap che fornisce acqua grezza non indica i tempi di ripristino del servizio. Stessa cosa per Congesi che riceve a sua volta l’acqua potabilizzata da Sorical. La condotta è la stessa dove a maggio scorso avvenne una rottura – in località Margherita – che lasciò senz’acqua per tre giorni Crotone. Si tratta di una condotta a 2.5 metri di diametro lunga 18 km – da Calusia al potabilizzatore di località San Giorgio – costruita in cemento armato negli anni 70. Una condotta con poca manutenzione anche in virtù del fatto che il Corap è un ente della regione in una situazione finanziaria disastrosa ed a Crotone ha solo due operai ed un dirigente.
Questa volta la rottura è stata individuata più a sud nel tratto della condotta che passa in località Vela nei pressi di Papanice. Dalle immagini si nota che il danno è molto grave. Il tubo da 2.5 metri di diametro è letteralmente esploso.  La falla rinvenuta è enorme: circa 1,20 metri di lunghezza e 60 cm di larghezza. La gravità del danno si può comprendere dai numeri: la condotta rifornisce con 700 litri al secondo il potabilizzatore; una quantità enorme di acqua che giovedì mattina è sparita all’improvviso. Per questo i tempi di ripristino si preannunciano molto lunghi.
A rendere più complessa la situazione è anche la mancanza di acqua nel lago di Sant’Anna da dove, in casi del genere, si attivava la condotta di emergenza. Il lago ha attualmente poco meno di un milione di metri cubi di acqua: questo a causa dell’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione ma anche per la mancata autorizzazione da parte della Regione Calabria al reinvaso che il consorzio di bonifica Ionio Crotonese (gestore dell’infrastruttura idrica) aveva chiesto a maggio. La stessa Sorical nella sua nota conferma: "Al momento non è possibile attivare la condotta di emergenza dalle vasche Sant’Anna per l’assenza di risorsa idrica".
Il Comune di Crotone, intanto, ha attivato il Centro operativo comunale di protezione civile.