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Medici cubani, sindacato si rivolge al tar e Occhiuto attiva procedura per assumere specializzandi

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Il sindacato dei medici Cimo Fesmed annuncia che ricorrerà al Tar contro la decisione della Regione Calabria di assumere 500 medici cubani per sopperire alla carenza di organici nelle strutture sanitarie calabresi. Il governatore Roberto Occhiuto, quindi, corre ai ripari e pubblica una manifestazione di interesse per assumere medici specializzandi da tutta Italia.
"L’utilizzo della procedura dell’accordo quadro per l’affidamento di prestazioni di somministrazione di manodopera è in generale vietato dalla legge se non per il tramite delle Agenzie a ciò autorizzate, e in ogni caso è vietato per l’esercizio di funzioni dirigenziali quali quelle che spettano ai medici – commenta il presidente della Federazione Cimo-Fesmed e cicepresidente Cida, Guido Quici -. Inoltre – aggiunge – la Regione Calabria, prima di adottare una soluzione estemporanea come quella di rivolgersi a Cuba, ha del tutto ignorato la possibilità di assumere i medici specializzandi degli ultimi anni di formazione, come previsto dalla legge".
Quici afferma quindi che "il ricorso ad enti esterni per il reclutamento di medici crea una concorrenza sleale nel mercato del lavoro che va combattuta senza se e senza ma in tutta Italia, e mi auguro che alla lotta intrapresa dalla federazione Cimo Fesmed si uniscano presto altre associazioni di settore. Se da una parte i medici delle cooperative vengono pagati anche cinque volte di più rispetto a un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale, attirando sempre più professionisti che preferiscono non partecipare ai concorsi pubblici, ai medici stranieri che vengono in Italia, come nel caso dei colleghi cubani, vengono riconosciute retribuzioni inferiori rispetto alla media. Non vorremmo che, considerata la carenza di risorse, il dumping salariale facesse il suo ingresso anche nel settore medico".
La risposta di Occhiuto, che comunque non recede dalla sua decisione, non si è fatta attendere.

“Mentre lavoriamo all’integrazione dei primi medici cubani che arriveranno in Calabria a metà settembre, oggi la Regione – così come concordato con i rappresentanti degli specializzandi, a seguito di una loro precisa richiesta – ha pubblicato una manifestazione pubblica di interesse per reclutare giovani specializzandi da tutta Italia.
L’avviso riguarda posti per tutti gli ospedali e per tutte le strutture sanitarie calabresi: da Catanzaro a Polistena, da Cosenza a Locri, da Lamezia Terme a Crotone, da Vibo Valentia a Gioia Tauro.
Cerchiamo specializzandi in medicina e chirurgia d’accettazione d’urgenza, pediatria, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, medicina interna, geriatria, malattie dell’apparato cardiovascolare, ginecologia e ostetricia, eadiodiagnostica, ortopedia e traumatologia, nefrologia, oncologia, malattie dell’apparato respiratorio, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, psichiatria, e neuropsichiatria infantile.
Speriamo – conclude Occhiuto – che questa nostra manifestazione possa essere presa in considerazione da tanti giovani medici provenienti dalla nostra Regione e da tutto il Paese.
Siamo pronti ad ospitare nei presidi sanitari calabresi tanti professionisti competenti, motivati, che hanno voglia di darci una mano e di mettersi in gioco”.