Cronaca

Fatture e interessi di mora pagati in ritardo: Corte dei conti chiede chiarimenti al Comune

La magistratura contabile profila l'ipotesi di danno erariale per una vicenda originata nel 2016 e che si è conclusa nel 2021 con un "aggravio" di spesa per lavori ambientali

comune crotone

CROTONE – La corte dei conti ha chiesto chiarimenti al Comune di Crotone per il riconoscimento di un debito fuori bilancio approvato dal Consiglio comunale il 29 dicembre 2021. Si tratta di un debito nei confronti della Bonifica Area archeologica Scarl che ha origine ben 11 anni fa. Era il 10 ottobre 2011, infatti, quando il Comune di Crotone ha conferito l’incarico all’azienda per i lavori di riqualificazione ambientale. Si tratta, in realtà, di un debito di poche migliaia di euro, 14.152,00 per la precisione, ma che secondo la Corte dei conti potrebbe configurare un danno erariale in quanto nasce dai ritardi accumulatisi negli anni per i pagamenti delle fatture all’impresa. Ritardi che coinvolgono le amministrazioni Vallone, Pugliese e Voce ed anche il periodo del commissariamento da parte del prefetto Tiziana Costantino.
La cifra di 14.152,00 euro che l’attuale consiglio comunale ha riconosciuto come debito fuori bilancio è di fatto la somma degli interessi di mora relativi al ritardo per il pagamento di una serie di fatture emesse nel 2016 e per i quali il 7 maggio 2017 era stato ottenuto un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Crotone  per la somma di 8.733,90 euro. Il decreto ingiuntivo veniva dichiarato esecutivo il 16 giugno 2020 e i legali dell’impresa emettevano il 20 novembre 2020 un atto di precetto chiedendo la somma di 11.765,16 euro gravata da ulteriori interessi. Il 19 gennaio 2021 veniva emesso l’atto di pignoramento e per questo la tesoreria comunale (Ubi Banca) procedeva al pagamento della somma di 14.152,00 euro in due tranche. Nella delibera di Consiglio comunale numero 191 del 9 dicembre 2021 veniva riconosciuta la legittimità del debito fuori bilancio.
Su questa vicenda si viene a sapere oggi che la Corte dei conti nell’aprile scorso ha chiesto al comune di Crotone una serie di documenti per verificare l’esistenza di un eventuale reato di danno erariale. In pratica non aver pagato subito le fatture ha causato un aggravio di spesa per interessi di mora che sono ulteriormente aumentati perché il Comune non ha provveduto a sanare la partita. Secondo la Corte dei conti una procedura “non giustificabile” che ha determinato un “aggravio di spesa per le casse comunali”. La Corte dei Conti ha chiesto agli uffici comunali una dettagliata relazione sulla vicenda che ha originato il debito con l’indicazione dei motivi del mancato pagamento; la copia della scrittura privata (datata 10 ottobre 2011) tra l’impresa e il Comune; una dettagliata relazione sulla copertura finanziaria della spesa conseguente al riconoscimento del debito nonché sui pagamenti effettuati a seguito di tale riconoscimento.