Cronaca

Aeroporto, ad agosto il Sant’Anna non sfonda: meno di 18 mila passeggeri. La folle politica dei prezzi

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Ad agosto sull’aeroporto di Crotone hanno volato meno persone che a luglio. Smentendo di fatto le previsioni di un boom annunciato, anche da parte della Sacal che nelle scorse settimane ha diffuso i numeri record che si erano registrati nella sola settimana di ferragosto. E in effetti il pienone si è avuto solo a ridosso di quei giorni sugli unici due voli che collegano la fascia ionica al resto del Paese, ovvero quelli per Bergamo e Bologna. 
Complessivamente i passeggeri in transito nel mese di agosto sono stati 17.916 (dei quali 5.780 nella sola settimana di ferragosto) contro i 18.423 di luglio, con un a media di riempimento dei velivoli dell’83 per cento, pari a 157 passeggeri su una capienza di 190 posti. Insomma, un trend stabile ma non da record come lasciava presagire il periodo.
Cosa non abbia funzionato è preso detto: una politica dei prezzi, attuata dal vettore low cost Ryanair, a dir poco discutibile se è vero che nei giorni del mese prediletto per le vacanze e anche per il rientro dei crotonesi nelle rispettive città il costo dei biglietti è lievitato fino a punte di 400 euro per abbassarsi nuovamente a 50 euro appena qualche giorni dopo. Per non parlare dell’assoluta contraddittorietà – ma evidentemente in linea con la politica commerciale di Ryanair – tra l’esoso costo del biglietto per venire al Sud (appunto sui 400 euro) e quello per andare al Nord che, negli stessi giorni, ammontava invece a poche decine di euro.
Una speculazione sulla quale la società di gestione, e per essa la Regione Calabria che la controlla, aveva promesso di intervenire. E che invece si sta riproponendo pari pari anche per le prossime festività natalizie. Con tutte le conseguenze negative non solo per l’utenza ma anche per lo sviluppo commerciale dello scalo aeroportuale crotonese.