Cronaca

Eni prepara la strada all’arrivo dell’unità perforante per il ripristino dei pozzi

L'arrivo del jack-up 'Key Manhattan' davanti a Crotone nel 2012 per lavori di manutenzione alla stessa piattaforma off shore Hera Lacinia Beaf

Sono cominciate al largo della città le grandi manovre per la riattivazione dei pozzi di metano della piattaforma Hera Lacinia Beaf. Dal 28 settembre sono in corso attività di monitoraggio ambientale e rilievi geofisici del fondo marino con l’impiego di due unità navali e l’utilizzo di un veicolo sottomarino. Le attività sono effettuate sotto il coordinamento di Eni.
Nello specifico, da qualche giorno è in corso il monitoraggio ambientale a cura dell’imbarcazione ‘Arturo Primo’ che proseguirà fino al 10 ottobre. Oggi, primo ottobre, condizioni meteo marine permettendo, dovrebbe entrare in funzione la ‘Vos Tethys’ con il veicolo sottomarino per le indagini geofisiche, da qui al 15 ottobre, in uno specchio d’acqua circolare fino a 500 metri dalla piattaforma. 
La Capitaneria ha vietato ogni attività, subacquea o di superficie. Le unità in navigazione in prossimità dei limiti esterni delle zone interdette dovranno procedere a velocità ridotta, in assetto dislocante, e dovranno prestare particolare attenzione alla navigazione delle unità navali impegnate nelle operazioni mantenendo una distanza minima di sicurezza di 200 metri dalle stesse.
Le attività sono propedeutiche all’arrivo del jack-up ‘Key Manhattan’, l’unità perforante per il ripristino dei tre pozzi di metano che fanno capo alla Hera Lacinia Beaf, di cui due insabbiati ed uno che procede a ritmi produttivi notevolmenti ridotti. L’arrivo è previsto a novembre. L’unità perforante affiancherà la piattaforma e poggerà per oltre sei mesi la sue tre braccia portanti sui fondali a due km dal lungomare.