Cronaca

Piattaforme a mare, il Comune vince anche in appello, Eni deve pagare l’Imu del 2016

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"Anche la Commissione tributaria regionale conferma le buone ragioni dell’amministrazione e della città". E’ quanto si legge in una nota diramata dal Comune a commento della sentenza che ha confermato la legittimità del primo avviso di accertamento (2016) nei confronti di Eni ai fini del pagamento dell’Imu sulle piattaforme in mare.
L’organo di giustizia tributaria di secondo grado ha rigettato nella giornata di oggi (martedì 4 ottobre) il ricorso promosso dalla multinazionale del gas contro la decisione di primo grado favorevole alla giunta Voce. "Un importante precedente verosimilmente destinato ad orientare la positiva definizione dei contenziosi in essere a favore del Comune di Crotone" aggiunge la nota.
Attualmente, infatti, sono pendenti ulteriori contenziosi relativi alle annualità successive. Nello specifico quelli relativi al 2017 e 2018, che hanno già superato, come il primo, il vaglio della Commissione tributaria provinciale e sono in attesa, a seguito dei ricorsi Eni, di approdare anche questi davanti ai giudici del secondo grado. Non è stato ancora notificato quello relativo al 2019 che porta ad oltre 11 milioni la cifra complessiva chiesta dal Comune per chiudere la partita dell’Imu.
"Con Eni si può anche dialogare, lo stiamo facendo ai fini del riconoscimento di risorse da impiegare per opere di riqualificazione finalizzate allo sviluppo socio economico ed ambientale del territorio senza perdere mai di vista gli interessi della città” dichiara il sindaco Voce.