Cronaca

Funerale colonnello Mambor, il vescovo: una vita dedicata al servizio degli altri

Il generale Pietro Salzano: abbiamo perso un amico ed un professionista serio

funerale mambor

CROTONE – C’era tantissima gente a dare l’ultimo saluto al comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Gabriele Mambor deceduto sabato 22 ottobre a seguito di un’immersione. Nella chiesa di Santa Rita, parrocchia frequentata dal colonnello e dalla sua famiglia, sono arrivati i vertici dell’Arma rappresentati dal generale Teo Luzzi, comandante generale dei carabinieri, ma anche dal generale Pietro Salzano, comandante della Legione carabinieri Calabria e dal generale Riccardo Galletta, comandante Interregionale "Culqualber". Presenti anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il procuratore distrettuale di Catanzaro, Nicola Gratteri, il procuratore di Crotone, Giuseppe Capoccia con tutti i sostituti, ed i 27 sindaci della provincia.
Soprattutto c’erano centinaia di carabinieri giunti anche dai luoghi dove Mambor aveva prestato servizio (Puglia, Campania e Sicilia) e l’intero reparto dello squadrone elitrasportato Cacciatori Calabria che il colonnello aveva comandato.
La messa è stata celebrata dal vescovo di Crotone, monsignor Angelo Panzetta, che ha anche ricordato la sua amicizia personale con il colonnello e la passione condivisa per le immersioni: "Questa morte di Gabriele – ha detto il vescovo – deve essere un’occasione di crescita per renderci conto che la vita ha un tempo e in questo tempo dobbiamo fare bene e combattere per la giustizia. La vita di Gabriele è stata dedicata alla giustizia, alla verità ed al bene. Era sempre preoccupato di combattere il male non solo con la forza ma anche con l’educazione. Lui ha lasciato una traccia significativa perché ha dedicato la vita al servizio delle persone e quando si servono le persone si serve Dio".
Dopo il picchetto d’onore all’uscita della bara dalla chiesa il generale Pietro Salzano, comandante della legione carabinieri Calabria, ha ricordato il colonnello Gabriele Mambor: "Era un soldato, un carabiniere, un militare che in virtù del suo servizio in reparti scelti aveva acquisito sia competenze militari che investigativi che a noi mancheranno molto perché questo territorio è molto complicato. Oggi oltre a perdere un amico e collega perdiamo un professionista molto importante per il territorio anche a livello sociale. L’Arma si esprime molto nel sociale e lui era un grande interprete anche di questo".