Cronaca

Terna autorizza uso acqua vincolata, l’autonomia idrica del crotonese è di un mese

Rilasci per 2,5 milioni di metri cubi di parte del volume destinato all'emergenza black-out. Sarà destinata all'uso idropotabile

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C’è il via libera di Terna all’utilizzo di parte dell’acqua dei laghi silani vincolata per le emergenze energetiche (Piano di riaccensione nelle rete in caso di black out) per contrastare l’emergenza idrica nel crotonese. Lo hanno comunicato sia Terna che  A2A alla Regione Calabria attraverso lettere firmata da Francesco Del Pizzo per Terna e da  Paolo Scottoni, responsabile degli impianti idroelettrici della multinazionale.
E’ stata accolta la richiesta della Regione Calabria che si è trovata davanti ad una improvvisa (ma non tanto) emergenza idrica perché il Dipartimento territorio e ambiente non si era accorto che per produrre energia elettrica con le tre centrali di Cotronei, A2A aveva consumato tutta l’acqua nei due invasi silani.
In particolare Terna con una lettera "firmata digitalmente il 29 ottobre alle 18:13" ha autorizzato l’utilizzo di 2,5 milioni di metri cubi d’acqua rispetto al volume invasato odierno. Si tenga presente che, come scrive Terna nella lettera inviata al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’acqua attualmente conservata per il piano di riaccensione in caso di black out è quantificata "in data odierna, dalla Società A2A SpA, in circa 4 milioni di metri cubi".   In questi, pare di capire dal tono della lettera, ci sono anche 1,5 milioni di metri cubi di acqua che la Regione Calabria già il 24 ottobre aveva riservato all’uso idropotabile per Crotone e Rocca di Neto. Volume che poteva soddisfare le esigenze dei cittadini per solo 21 giorni (ad oggi, al ritmo di rilasci di 70 mila metri cubi al giorno stabiliti dalla Regione Calabria, ne è rimasta per 17).  
La Regione ora dovrà decidere cosa fare dell’acqua svincolata da Terna. Usarla per gli agricoltori ai quali è stato promesso un rilascio entro la serata di sabato 29 ottobre, oppure destinarla all’uso idropotabile? 
Dal contenuto della lettera di A2A si capisce che questa acqua è stata svincolata su pressione della Prefettura di Crotone e della Regione Calabria per l’uso idropotabile per permettere una ‘sopravvivenza idrica’ di un mese sperando poi nelle piogge: "Nell’osservare – scrive Scottoni – che la scrivente non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi conseguenza dovesse derivarne alle utenze elettriche ubicate nel territorio regionale, dal momento che tale autorizzazione è stata resa da Terna S.p.a. unicamente a motivo delle richieste di codesta Amministrazione e della Prefettura di Crotone, si fa presente che l’autorizzazione stessa consentirà -anche qualora perdurasse la sostanziale assenza di precipitazioni meteo – di soddisfare il fabbisogno idropotabile del territorio sotteso alla vasca di Calusia del Consorzio Ionio Crotonese, stimato in ca. 70’000 m3/die, per un periodo di circa 1 mese, In assenza di diverse indicazioni, A2A proseguirà pertanto ad esercire i propri impianti silani secondo quanto espresso nella nota del 24.10.2022 di codesta spettabile Amministrazione regionale, in modo da recapitare alla vasca di Calusia il volume giornaliero di ca. 70’000 m3".
Anche la lettera con la quale Terna comunica l’avvenuta autorizzazione al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parla di colloqui "relativamente alla necessità di poter garantire l’approvvigionamento idropotabile del territorio crotonese nell’attuale scenario di severità idrica".