COSENZA – Un uomo del fare di provocare trasformazioni nella comunità e nel tessuto produttivo. I suoi investimenti economici, culturali e umani crescono giornalmente e camminano anche sulle gambe della sua famiglia e dei suoi collaboratori: il legame di Pippo Callipo con la sua terra resta forte e indissolubile, nutrito da radici robuste e profonde". Sono alcune delle motivazioni esposte nella laudatio del professor Flavio Vincenzo Ponte e che hanno portato l’Università della Calabria a conferire la laurea magistrale honoris causa in Economia aziendale e management all’imprenditore Pippo Callipo, classe 1946, nato a Pizzo e diventato nel tempo il simbolo di un’imprenditoria sana e illuminata.
La cerimonia di conferimento si è svolta nell’Aula Magna dell’Unical con la prolusione del pro rettore vicario Francesco Scarcello e del direttore del dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche Alfio Cariola che hanno ricordato quanto sia complesso fare impresa in una terra tanto bella quanto difficile come la Calabria. La laurea honoris causa "esalta l’opera di chi si è dedicato ad un’attività produttiva, scientifica, culturale o sociale raggiungendo l’eccellenza come ha fatto Pippo Callipo, l’imprenditore che ha messo al centro della sua visione d’impresa l’essere umano e non il profitto" ha aggiunto Ponte.
Nella sua lectio magistralis dal titolo "110 anni di tradizioni e valori", Pippo Callipo ha ripercorso l’identità aziendale fondata su tradizione, territorio e famiglia, ricordando giorno dopo giorno la filosofia del fondatore, "la qualità innanzitutto", non solo come principio a cui ispirarsi, ma facendone un modo di essere che da 110 anni e attraverso cinque generazioni continua ad essere il punto cardine intorno a cui ruota tutta l’attività del Gruppo. Ed è propria questa l’essenza della visione imprenditoriale di Pippo Callipo
"E’ una emozione indescrivibile per me oggi ricevere questo riconoscimento – ha detto Callipo – la mia scuola è stata la mia azienda dove sono cresciuto e che ho l’onore di guidare da oltre 50 anni. Mi ero iscritto all’Università di Messina alla facoltà di Economia e commercio e avevo superato i primi due esami quando mio padre una mattina mi ha convocato nel suo ufficio per dirmi che in azienda avevano bisogno di me e che quella sarebbe stata la mia laurea".
"Ecco – ha aggiunto l’imprenditore – oggi posso dire che si chiude un cerchio, perché il mio fare, giorno dopo giorno, con sacrificio e impegno mi ha portato di nuovo in università a completare un ciclo. Un riconoscimento che voglio condividere con tuti i miei collaboratori, che con il loro impegno contribuiscono quotidianamente alla crescita aziendale, e con la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e aiutato".
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