Provincia

Elezioni Cutro, il Tar rigetta i ricorsi delle liste ricusate. In lizza resta solo Ceraso

elezioni

CUTRO – Rimane ancora una sola lista in corsa alle elezioni comunali del 27 novembre. Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, dopo una lunga camera di consiglio, ha rigettato i ricorsi presentati della liste ricusate dalla Commissione elettorale provinciale per difetti nella presentazione.
Le liste ‘Cutro il nostro partito’, con candidato sindaco Ciccio Sulla, ed ‘Insieme risolleviamo Cutro’ con candidato sindaco Antonio Della Rovere, restano escluse dalla competizione elettorale. La ricusazione è avvenuta perché la commissione elettorale ha sostenuto che le liste sono state presentate entrambe oltre il limite delle ore 12 del 29 ottobre e, per quella di Della Rovere, anche perché le firme dei sottoscrittori erano su fogli distinti dalla lista. 
I legali delle due compagini avevano fatto notare che la commissione elettorale provinciale non aveva tenuto conto di un’attestazione consegnata ‘brevi manu’ dalla segretaria comunale che certificava la presenza nel comune dei delegati a presentare le liste prima delle ore 12 del 29 ottobre e nella quale si ribadiva che i ritardi nella conclusione delle operazioni erano dovuti a problemi di software per la stampa dei certificati elettorali. Per quanto riguarda i fogli con le firme dei sottoscrittori della lista di Della Rovere, invece, era stato fatto notare che erano state autenticate dal funzionario comunale e che erano quindi collegate alle liste.
Il Tar Calabria, però, poco dopo le ore 20 ha preso la sua decisione e non ha ritenuto valide le motivazioni presentate nei ricorsi delle due liste ed ha confermato la loro esclusione. Al momento, se i rappresentanti delle due liste non presenteranno ricorso al Consiglio di Stato, resta in lizza solo la lista ‘Gente per Cutro’ che ha come candidato a sindaco Antonio Ceraso, 72 anni, ex comandante della polizia locale. In questo caso per essere eletto sindaco servirà intanto che vada a votare oltre il 40% degli aventi diritto. La lista unica dovrà comunque raccogliere la preferenza di almeno la metà dei votanti.