Cronaca

Bonifica industriale, Voce sale in cattedra e bacchetta tutti: "fatti, non parole…"

Casa della cultura, da sinistra: Francesco Vignis, Enzo Voce, Danilo Pace

“Le parole servono a ben poco, occorrono i fatti” ha detto il sindaco in apertura della conferenza stampa di questa mattina sullo stato dell’arte della bonifica industriale, un argomento sul quale non ammette critiche o repliche. “Ed i fatti sono che in questi due anni – ha rivendicato – i volumi di messa in sicurezza del Pob 2 sono raddoppiati". Il riferimento è al raddoppio dei volumi di terreno che saranno sottoposti a stabilizzazione/solidificazione con il soil mixing, una delle tecniche più efficaci sul fronte del disinquinamento dei suoli, che Voce ritiene "l’unica buona notizia rispetto a quella che considera una messa in sicurezza".
Per il resto la colpa continua ad essere degli altri, di coloro che l’hanno preceduto. “Come amministrazione abbiamo ereditato questo progetto, che altri hanno approvato, pur avendo la possibilità di non farlo" ha spiegato ai giornalisti convocati da un giorno all’altro nella Casa della cultura. "Non si è però concretizzata nessuna opposizione ed oggi dobbiamo confrontarci con questa realtà alla quale stiamo, con tutte le nostre forze, cercando di apportare modifiche migliorative”.
Voce ha ribadito "che la volontà dell’Ente e della città è che Eni tolga i veri veleni che sono presenti sulle aree dell’ex sito", ribadendo "contrarietà" anche alla "possibile realizzazione della discarica di Giammiglione". Con l’ausilio delle slide, ha quindi ripercorso la storia della bonifica, partendo anche dai suoi studi e dalle sue battaglie prima di essere eletto sindaco. “Se fossi stato ascoltato allora probabilmente oggi saremmo di fronte ad un altro tipo di bonifica”.
"La città non merita di avere attraverso questa messa in sicurezza e non bonifica una landa desolata" ha concluso dopo un paio d’ore abbondanti di lezione, annunciando che continuerà a lavorare "affinché non solo si migliori il Pob fase 2, ma soprattutto affinché il sito sia utilizzato per la realizzazione di qualche importante infrastruttura che possa portare reali benefici alla città. Una battaglia – ha sottolineato – che vogliamo condividere con Provincia e Regione, con le quali esiste già un dialogo”.