Cronaca

Giudice sportivo: partita a porte chiuse al Crotone per aggressione a poliziotto

Squalifica per tre giornate a Lerda, inibito fino a febbraio il dg Raffaele Vrenna. Il presidente Vrenna: "Siamo increduli davanti a queste decisioni ancora pesantemente sbilanciate a nostro sfavore"

Stadio-Ezio-Scida-Crotone

Nello stadio di Catanzaro domenica abbiamo visto accadere di tutto, dal raccattapalle che insultava Branduani durante il riscaldamento, agli spintoni a Lerda mentre – dopo l’espulsione – entrava nel tunnel. Certo anche alcuni tifosi del Crotone si sono fatti riconoscere. Soprattutto chi ha aggredito e ferito a cinghiate l’ispettore della Digos. Va pure detto che sono stati gli stessi ultras a prenderne le distanze sia dall’aggressore, sia da quell’imbecille crotonese che ha mostrato le terga nude alla tribuna del Catanzaro. Abbiamo anche raccontato della sassaiola contro gli autobus dei tifosi rossoblù che ha messo in serio pericolo le persone che si trovavano a bordo. 
Dopo quanto accaduto nel derby dal giudice sportivo ci si attendevano decisioni importanti, ma non certo in un solo senso. A pagare è stato infatti solo il Crotone che, secondo la decisione del giudice sportivo, dovrà giocare una partita a porte chiuse. La gara senza spettatori infatti, anche per dare il tempo di organizzarla e di discutere il ricorso che la società rossoblù ha già annunciato di voler presentare,  non sarà quella con la Fidelis Andria, ma eventualmente la successiva.
La disparità di trattamento è evidente nelle decisioni del giudice sportivo: oltre alla gara a porte chiuse ci sono la squalifica dell’allenatore Franco Lerda per tre giornate, causate dalla sua reazione contro la panchina del Catanzaro e per una bestemmia (un difetto che al tecnico è costato già altre squalifiche), e l’inibizione del direttore generale Raffaele Vrenna fino al 7 febbraio 2023 per aver inveito contro un giocatore ed un dirigente avversario. Il Crotone è stato anche multato di 5.000 euro.
La decisione di far giocare al Crotone una partita a porte chiuse è stata motivata soprattutto dall’aggressione da parte di un tifoso rossoblù ad un poliziotto avvenuta all’interno dello stadio, ma anche per l’esplosione di petardi e il danneggiamento di ben due seggiolini nella tribuna.
Al Catanzaro invece è stata inflitta una multa di 5.000 euro per lancio di oggetti contro la panchina ed i calciatori del Crotone (tra cui un caricabatteria, un accendino e due arance), mentre il dirigente Diego Foresti è stato inibito fino al 5 gennaio 2023 per parole minatorie contro un tesserato del Crotone. Tre giornate inflitte al giocatore Gatti, per aver colpito con un calcio alla gamba un tesserato avversario. Una giornata per Iemmello, per aver effettuato un gesto ingiurioso e proferito parole irriguardose nei confronti di un tesserato avversario
"Siamo increduli davanti alle decisioni di oggi del giudice sportivo, ancora pesantemente sbilanciate a nostro sfavore" ha detto Vrenna ribadendo anche l’atteggiamento di arbitri e commissari: "Siamo costantemente falcidiati da multe e squalifiche, è vero che se si sbaglia si paga, ma è necessaria la stessa attenzione nel sanzionare tutti, altrimenti si creano delle disparità che in un campionato così bello ed equilibrato possono diventare determinanti". 
Quanto è accaduto fuori dallo stadio, con la sassaiola che ha messo in pericolo la vita dei tifosi a bordo dei pullman colpiti anche sul parabrezza, alla Lega Pro non è interessato. Quanto è accaduto all’ingresso ed all’uscita dei tifosi del Crotone dallo stadio, costretti in mille a passare da un’unica porta di un metro o poco più, alla Lega pro non è interessato. Noi della stampa crotonese abbiamo raccontato tutto (anche i danni causati dai tifosi rossoblu), altri invece hanno visto solo quello che volevano vedere. Anche i commissari e i delegati della Lega Pro hanno evidentemente chiuso un occhio nonostante ci fosse anche il numero due della Lega pro in tribuna evidentemente, anche lui, accecato dai colori giallorossi.