Cala la produzione di rifiuti in tutte le regioni, tranne in Valle d’Aosta dove la quantità è rimasta stabile. In particolare, in Calabria e nelle province autonome di Trento e Bolzano-Bozen si rileva il calo più consistente (oltre il 6%). E' quanto emerge dal report dell'Istat "Raccolta differenziata dei rifiuti: comportamenti e soddisfazione dei cittadini e politiche nelle città | anni 2020-2021".
Le regioni con maggiori quantità di rifiuti urbani pro capite, rileva l'Istat, sono Emilia-Romagna (639 kg per abitante e 72,2% di raccolta differenziata), Valle d’Aosta (609,2 e 64,5) e Toscana (583,1 e 62,1). La Calabria è la regione con la più bassa quantità di rifiuti urbani per abitante (381,4 kg per abitante, con il 52,2% di raccolta differenziata, pari +4,3 punti percentuali nel 2020 sul 2019).
A seguire Molise (366,7 kg per abitante) e Basilicata (343,6), dove si raccoglie in modo differenziato rispettivamente il 55,5% e il 56,4% dei rifiuti urbani (+5,1 e +7,0 punti percentuali rispetto all’anno precedente).