Cronaca

Sud in recessione nel 2023, Spanò: tempi troppo lunghi per attuare gli investimenti

mario spanò

CROTONE – "Chiudiamo il 2022 con previsioni purtroppo negative per il Sud del paese, che saranno ancora più pesanti per la Calabria e per il nostro territorio in cui accanto a concrete opportunità di sviluppo permangono ancora forti fragilità”.Lo dice Mario Spanò, Presidente Confindustria Crotone, in base ai recenti dati Svimez del Rapporto presentato a fine novembre nel quale viene descritto un Sud d’Italia in recessione nel 2023, schiacciato tra gli effetti della guerra in Ucraina, crisi energetica, inflazione.
Uno scenario dunque complesso in cui aumentano i divari tra Nord e Sud e la difficoltà delle imprese meridionali ad agganciare il treno della futura ed auspicabile ripresa. “Dopo la pandemia – , continua Spanò – siamo chiamati a continuare a reggere l’onda d’urto questa volta del caro energia e dell’inflazione. Dobbiamo però anche come sistema territoriale fare in modo che tutte le misure e gli investimenti pubblici previsti vengano realizzati e producano non solo ”spesa” ma soprattutto valore per la costruzione di un territorio accogliente per giovani e imprese. Lo diciamo da tempo, senza imprese e giovani risorse umane non si costruisce nessun futuro”.
Infrastrutture, mobilità e valorizzazione delle ZES, Servizi base ed innovativi per le imprese in aree industriali e produttive efficienti, Progetti di territorio per la valorizzazione culturale, turistica ed agroalimentare, Buona Sanità per poter scegliere di curarsi nel proprio territorio: queste le priorità per Confindustria Crotone. “A fine 2020, dopo il duro impatto della pandemia, auspicavamo la programmazione di investimenti importanti dedicati allo sviluppo del territorio e tempi “normali” ed adeguati alla necessità di superare i cronici divari. Tempi, regole e competenze rimangono il vero nodo da superare: ci auguriamo che dalle riforme del PNRR arrivino soluzioni chiare ed efficaci”.
Il prossimo avvio del POR Calabria 2021/2027 potrà essere un ulteriore e importante veicolo di sviluppo per imprese e territori se gestito in ogni sua fase con la diligenza e l’efficienza necessaria a superare una fase di recessione. “L’auspicio per il 2023 – conclude Spanò- è che le amministrazioni locali ed il partenariato sociale trovino nel confronto, sempre rispettoso dei reciproci ruoli, la modalità più utile ad affrontare questa ennesima fase critica ed a costruire valore per il futuro”.