Cronaca

Trivelle, Comune: con l’arrivo del jack-up sbloccati i 5 mln dell’accordo per l’impatto visivo

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"Il Comune di Crotone, pur non potendo rilasciare alcun parere in merito e pur non avendo alcun ruolo di compartecipe nell’ambito dei procedimenti autorizzativi, è rimasto costantemente informato sull’evoluzione del procedimento e nell’ambito della trattativa ciò ha consentito all’ente di concordare l’obbligazione aggiuntiva per un importo complessivo prossimo ai 5 milioni di euro". E’ quanto si legge in una nota diramata dal Comune all’indomani dell’arrivo della Key Manhattan, l’unità perforante incaricata da Eni del ripristino dei pozzi della piattaforma Hera Lacinia Beaf.
"A fronte delle sollecitazioni e richieste di chiarimento pervenute nelle ultime ore a seguito dell’arrivo dell’impianto presso la costa crotonese – scrive l’ente – è opportuno ribadire che le attività di manutenzione straordinaria dei pozzi esistenti sono state regolarmente autorizzate, in base alle vigenti prescrizioni di legge, dal Comitato Offshore presso l’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (UNMIG) del Ministero dell’ambiente anche sulla base di una valutazione di incidenza (VIncA) effettuata dalla Regione Calabria".
Contestualmente all’arrivo della piattaforma marina, Eni ha "formalmente comunicato l’avvio delle attività" prosegue la nota, assicurando "che le opere di manutenzione avranno la sola finalità di recuperare una maggiore operatività dei pozzi esistenti ed impatteranno esclusivamente sul piano visivo, senza alcun altro tipo di ripercussione". Anzi, ricorda l’ente, "tale adempimento, tra l’altro, sblocca automaticamente la quota addizionale dell’accordo stipulato in data 21.12.2022".
Il riferimento è al rinnovo della convenzione per l’estrazione del gas metano, al momento ferma a quota 16.750.000 di euro, di cui circa 5 (4.750.000) a titolo di quota addizionale per la presenza della Key Manhattan a poco più di due chilometri dalla costa. "Ciò – puntualizza il Comune – a differenza dell’anno 2011 quando, con l’arrivo dell’impianto presso le coste crotonesi finalizzato a porre in essere analoghe opere di manutenzione straordinaria dei pozzi, l’ente non introitò alcuna risorsa a favore del territorio".
La quota addizionale è stata riconosciuta "al solo fine di mantenere un proficuo rapporto collaborativo con la comunità insediata ed hanno natura compensativa per l’impatto visivo che la presenza dell’impianto determina" ribadisce la nota, e ciò "consente la presentazione, entro i prossimi 15 giorni, del primo piano annuale degli interventi per il 2023, per un importo prossimo ai 5.000.000 di euro, già in via di ultimazione".
"Vale infine la pena di ribadire – conclude il Comune – che i contributi concessi nell’ambito dell’accordo lasciano totalmente ed esclusivamente impregiudicata ogni ulteriore rivendicazione relativa ai rapporti pendenti con ENI inerenti la materia delle bonifiche e dell’IMU sulle piattaforme le quali non hanno nulla a che vedere con l’accordo per il contributo allo sviluppo".