Cronaca

"Ora non lasciateci soli". La testimonianza del sindaco Ceraso, tra i primi soccorritori

Salme

"Li ho visti nudi, perchè sono stato tra i primi ad arrivare". A parlare, visibilmente commosso, è il sindaco di Cutro Antonio Ceraso tra i primi soccorritori del naufragio dei migranti. "Ho visto quei corpi sulla spiaggia e le onde che portavano ancora bambini e ci siamo precipitati insieme ai volontari per tirarli via dall’acqua, ancor prima che venissero risucchiati".
La testimonianza del Sindaco ci fa comprendere quanto sia importante agire con tempestività nei soccorsi: "Sono cose che ti segnano per tutta la vita – dice – è una tragedia nella tragedia. Ed ecco perchè i riflettori non debbono essere puntati su altro, come sulle polemiche. Se siamo riusciti noi come comunità crotonese a fare quadrato, perchè sentiamo queste persone come nostri fratelli, nostri figli, nostri genitori io credo che quello dei migranti dovrebbe assurgere a problema quanto meno europeo. Offendiamo le salme se diamo adito alle polemiche – asserisce Ceraso – ricordiamoci che molti di loro non avranno neanche un nome". 
Ricordando inoltre la nostra condizione calabrese di migranti, il Sindaco ne precisa le differenze: "Noi partivamo con una speranza mentre loro sono arrivati disperati!  Arrivare qui e mettere a rischio la loro vita, con i loro cari sta a significare che scappano da torture e guerra. E’ questo il vero problema. Noi ora non dobbiamo essere lasciati soli, non dobbiamo spegnere questi riflettori".