"Per favore, non sospendete le ricerche in mare dei nostri cari. Noi pensiamo che sotto la barca ci siano ancora molti corpi". A dirlo è Zahra Barati, una donna afghana che nel naufragio del 26 febbraio ha perso il fratello partito dalla Turchia per raggiungere la sorella in Finlandia.
"Chiediamo che lo Stato ci aiuti – dice la donna a Manuelita Scigliano, portavoce di Rete 26 Febbraio, costituita dopo il naufragio da decine di associazioni e organizzazioni umanitarie – Per favore continuate la ricerca nel mare finché si trovi l’ultima persona dispersa. Noi vogliamo un aiuto" è l’appello di Zahra che conclude: "Ringrazio questo popolo che ci ha dato voce".
Cronaca
Naufragio Cutro: parente vittime, "sotto la barca ci sono ancora molti corpi"