Cronaca

No all’autonomia differenziata proposta dal governo: raccolta firme nel week-end

I gazebo del Pd in tutti i comuni della provincia: battaglia di civiltà per evitare che il Sud venga emarginato

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Sabato 18 e domenica 19 nella provincia di Crotone ci saranno dei gazebo del Pd in tutti i comuni per la raccolta delle firme contro il decreto Calderoli sull’autonomia differenziata. I gazebo saranno aperti a Crotone nella giornata di Sabato (dalle ore 17 alle 19) e domenica anche nei comuni del territorio provinciale dalle 10 alle 14. Il Pd, in particolare ha aderito all’iniziativa promossa dall’ex senatore Maurizio Mesoraca mettendo a disposizione l’organizzazione locale del partito.
"La nuova segreteria nazionale del Pd – ha spiegato Leo Barberio, segretario della federazione di Crotone – vuole basare l’azione del partito sui temi che toccano i cittadini e quello dell’autonomia differenziata è un tema che rischia di aumentare le differenze tra nord e sud. Quel decreto è stato  scritto senza tenere conto dei Lep i livelli essenziale di prestazione che garantiscono una equidistribuzione delle risorse tra le regioni per i servizi primari. Se prevedesse una autonomia con uguali servizi  nessuno direbbe il contrario. Quello che il governo sta passando, invece, non è accettabile. Basterebbe fare l’esempio della sanità che è già a gestione regionale per capire che quanto accade in questo settore, con la riforma di Calderoli, potrebbe avvenire nella pubblica istruzione, nei trasporti. Se non si parte dai lep aumenterà la differenza tra regioni nord e sud". 
Nel corso della conferenza di presentazione dell’iniziativa, alla quale hanno preso parte anche la presidente del Pd provinciale, Carolina Girasole, la vice presidente Gina Squillace e la segretaria cittadina, Annagiulia Caiazza, è stato spiegato che Il Pd crotonese sta anche preparando una bozza di delibera contro il decreto Calderoli da proporre ai 27 comuni crotonesi. Comuni che, per la maggior parte, ha aderito al partito dei sindaci ?idea Comune’ voluto dal presidente della provincia Sergio Ferrari ed apertamente schierato verso il centrodestra.  "Vogliamo incalzare le amministrazioni – dice Barberio – per capire con chi stanno i sindaci dopo che Occhiuto aveva detto no all’autonomia differenziata e poi ha cambiato parere dopo l’incontro con Calderoli. Devono dirci se stanno con Occhiuto e, quindi, con Calderoli oppure con la Calabria".
"Questa battaglia – ha sottolineato Carolina Girasole – non è del Pd ma è una battaglia di civiltà. È una battaglia cittadini che devono allertarsi per quello che può provocare l’autonomia differenziata così come è stata concepita. Il 2020 doveva essere colmato il gap tar Nord e Sud ma non avvenuto. Ora dobbiamo pretendere che il ritardo venga recuperato. Il Nord vuole sganciarsi dal sud che è diventato un peso e rischiamo di dover migrare al nord per avere servizi e diritti essenziali. I il ruolo del PD dovrà essere quello di far capire questo allarme".

Gina Squillace ha riportato l’attenzione sulle amministrazioni locali: "I sindaci sono l’istituzione più pregnante della realtà, sono i testimoni delle difficoltà del territorio e del Sud. Staccarsi dalla realtà territoriale appoggiando l’autonomia differenziata si è un paradosso importante e grande. Sono i sindaci che dovrebbero sganciarsi da posizione politica netta".
La segretaria cittadina del Pd, Annagiulia Caiazza, ha aggiunto: "Con l’autonomia differenziata targata Calderoli, la Lega riscuote una cambiale nei confronti della Meloni, ma a pagarla siamo noi cittadini meridionali in termini di sanità, istruzione e trasporti. Serve quindi una mobilitazione popolare contro una riforma divisiva e ingiusta".