Cronaca

Emergenza idrica, riunione in Regione: prioritario conservare l’acqua

Chiesta presenza di un rappresentante del territorio crotonese al tavolo di contrattazione con A2A

vasca calusia

CATANZARO – "Il punto più importante e dal quale non si può prescindere è quello della conservazione dell’acqua negli invasi". A dirlo è Roberto Torchia, presidente del Consorzio di bonifica Ionio crotonese, all’uscita dal vertice alla Regione Calabria sulla emergenza idrica nel territorio crotonese.  
Un vertice arrivato all’indomani del documento della Provincia di Crotone e del Consorzio di bonifica sottoscritto da nove sindaci e da tutte le associazioni di categoria e sindacali. In quel documento si chiedeva alla Regione di istituire il catasto idrico per avere contezza delle risorse idriche in Calabria, prevedere la conservazione di quantitativi minimi di acqua ed effettuare controlli sulla gestione degli invasi silani.
La riunione ha permesso di conoscere lo stato dell’arte. Mentre A2A nella sua nota, pur avendo la gestione dei laghi e quindi conoscenza diretta, non fornisce alcun dato, dalla Regione Calabria hanno comunicato che al 23 marzo nei due laghi Ampollino e Arvo ci sono 50 milioni di metri cubi di acqua su una capienza di 130 milioni di metri cubi. I dirigenti regionali hanno anche comunicato, come scrive anche A2A nella sua nota, che l’acqua degli invasi non viene utilizzata per l’uso idroelettrico. A2A, infatti, sta producendo energia elettrica attraverso le fluenze che, però, non vengono conservate nella vasca di Calusia che è attualmente piena in quanto in questo periodo l’agricoltura ha bisogno di minima irrigazione. Certo è un peccato sprecare l’acqua così. Si sarebbe potuto deviarla verso il lago di Sant’Anna, ma in questo modo ci sarebbe stato un ‘salto in meno’ per produrre energia elettrica. Secondo Torchia, "in un momento di emergenza come questo si poteva trovare un escamotage per conservare questa acqua che finisce in mare". 
La riunione ha permesso anche di ottenere il rilascio di acqua dal sistema Tacina-Soleo per il lago di Sant’Anna che rifornisce il bacino irriguo di Isola Capo Rizzuto: si è iniziato con 2,5 metri cubi. Nell’invaso di Sant’Anna attualmente ci sono 4 milioni di metri cubi di acqua su una capienza di 16 milioni di metri cubi. Per garantire l’irrigazione delle colture, secondo Torchia, bisogna arrivare almeno a 10 milioni di metri cubi. Nei prossimi giorni si capirà l’andamento e potrebbe essere aumentato il quantitativo di acqua rilasciato. 
La delegazione guidata dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, ha ribadito la validità della proposta contenuta nel documento portato all’attenzione delle Regione Calabria affinché se ne tenga conto in sede di contrattazione con A2A. Punto principale è conservare al 31 dicembre 2023, almeno 30 milioni di metri cubi di acqua nei due invasi di Ampollino e Arvo che è il quantitativo di acqua necessario per garantire l’idropotabile a Crotone e negli altri comuni. Resta da sciogliere il nodo delle forniture per l’uso irriguo anche in considerazione dell’incidenza sul turismo: "I villaggi prenderanno l’acqua solo se la prenderà l’agricoltura" spiega Torchia. 
Infine un appello ai rappresentanti politici e non della Regione Calabria affinché in sede di contrattazione ricordino che se ci troviamo in questa situazione lo dobbiamo a quanto accaduto l’estate scorsa quando A2A aveva consumato tutta l’acqua senza che la Regione Calabria se ne accorgesse. Anche per questo la delegazione crotonese ha chiesto la possibilità che al tavolo di contrattazione tra Regione Calabria ed A2A possa sedere anche un rappresentante del territorio, come il presidente della Provincia, Sergio Ferrari.