Cronaca

Invasi Silani, A2A: stiamo conservando l’acqua per sostenere le emergenze

Ampollino oggi 26ott2022

Non stiamo sprecando l’acqua degli invasi silani per produrre energia elettrica ma la stiamo conservando per far fronte alle emergenze idriche. E’ questo il contenuto della nota diffusa da A2A, la società che gestisce i laghi della Sila per la produzione di energia idroelettrica. Laghi la cui acqua viene usata per scopi idropotabilim irrigui ed industriali nel territorio crotonese.
Si tratta di una precisazione da parte della multinazionale bresciana che arriva all’indomani della presa di posizione di Provincia di Crotone, del consorzio di bonifica Ionio Crotonese, di 9 sindaci e di tutte le associazioni sindacali e di categoria che avevano lanciato l’allarme sulla situazione idrica. In pratica, secondo quanto affermato dal presidente del Consorzio di bonifica, Roberto Torchia, al 1° marzo negli invasi silani mancavano almeno 100 milioni di mc di acqua rispetto alla capienza (il dato aggiornato al 23 marzo è di 50 milioni su una capienza di 130 milioni). Per questo avevano proposto alla Regione Calabria di attuare politiche di conservazione e monitoraggio dei volumi idrici al fine di evitare che l’acqua venisse usata solo per produrre energia elettrica e non per soddisfare i bisogni dei cittadini e dell’imprenditoria agricola ed industriale.
La multinazionale ha voluto precisare che "a fronte della perdurante situazione di siccità, A2A in accordo con Regione Calabria sta adottando strategie di gestione degli invasi orientate all’accumulo di risorsa idrica, per garantire rilasci nella stagione estiva in funzione delle necessità evidenziate dall’Amministrazione Regionale e sulla base delle richieste consortili".
A2A ribadisce che "sono state infatti stabilite soglie minime dei volumi di invaso per determinati momenti dell’anno solare al fine di gestire – in funzione delle reali ed effettive disponibilità idriche – il soddisfacimento dei fabbisogni idropotabili, e qualora possibile anche irrigui, che possano contestualmente consentire il reintegro dell’acqua rilasciata mediante nuovi apporti idrici naturali".
Riguardo alla produzione di energia elettrica nella nota viene sottolineato: "La programmazione della limitata produzione idroelettrica è quindi effettuata, ormai da diversi mesi, non solo per garantire i quantitativi di risorsa idrica previsti dalla Convenzione in essere, ma anche per cercare di prevenire, per quanto possibile, situazioni emergenziali come quelle vissute nel periodo estivo-autunnale del 2022. Ricordiamo che la produzione idroelettrica del Gruppo causa il prolungato periodo di siccità, nel 2022 ha registrato per la Regione Calabria una flessione del 33% rispetto alla media degli anni precedenti. Ad oggi, assolutamente in contro tendenza rispetto a quelle che potrebbero essere logiche di mercato, si utilizzano per la produzione di energia idroelettrica le sole acque che naturalmente fluiscono a valle, senza ricorrere quindi alla risorsa idrica invasata e trattenuta dalle dighe, incrementando progressivamente i livelli dei bacini e preservandone le scorte".