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Cutro, folla immensa per la festa del Crocifisso. Fedeli arrivati anche dall’Australia

Anche Papa Francesco ha sentito la necessità di inviare un valorò messaggio di saluto ai fedeli, letto al termine della messa dal vice parroco Don Leopoldo Arabia

CUTRO – Una folla di proporzioni inimmaginabili ha accompagnato con tutta la sua devozione i riti di apertura della grande festa settennale del S.S. Crocifisso di Cutro. Sia in occasione della “calata” di ieri sera che stamani, giorno della processione dal Santuario verso la Chiesa Matrice, la splendida icona ha fatto breccia nel cuore di oltre trentamila fedeli accorsi da tutto il mondo, perché il Cristo di Cutro richiama gente proveniente anche da terre lontanissime come America o l’Australia. Anche Papa Francesco ha sentito la necessità di inviare un caloroso messaggio di saluto ai fedeli, letto al termine della messa dal vice parroco Don Leopoldo Arabia.

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Un’esordio della festa che per numero di presenze rimarrà negli annali, perché gli antefatti, dalla pandemia ai conflitti in corso, dal drammatico naufragio al recentissimo restauro, fino agli speciali addobbi ai quali i cutresi stanno lavorando da molti mesi, hanno favorito un coinvolgimento straordinario. Un colpo d’occhio eccezionale che farà per qualche giorno dimenticare le ansie quotidiane e aiuterà molti a riprendere la strada del ritorno a casa con più speranza nell’avvenire.

Come da tradizione il S.S. Crocifisso di Cutro, da molti indicato come il più bel crocifisso del mondo, rimarrà esposto alla venerazione dei fedeli nella Chiesa Matrice fino al pomeriggio del 3 maggio, quando partirà la processione di ritorno al suo Santuario.