Cronaca

Riduzione sedute commissioni: associazioni appoggiano Stanchi dei Soliti

Consiglio comunale Crotone 2021

Trova consensi anche fuori dal consiglio comunale la proposta del gruppo ‘Stanchi dei soliti’ di ridurre il numero di sedute delle commissioni consiliari permanenti per ottenere un considerevole risparmio per le casse dell’ente. Proposta che sarà discussa questo pomeriggio in una riunione della competente commissione Regolamento appositamente convocata.
Le associazioni Italia Nostra, Gak, Libere Donne in proposito hanno sottoscritto un documento per sostenere la proposta di Stanchi dei soliti formulando "un appello a tutte le Consigliere ed i Consiglieri comunali del Comune di Crotone, al fine di tutelare l’assetto finanziario dell’ente nonché l’immagine della nostra città che, già nel 2015, è stata oggetto di un dibattito nazionale relativo al costo delle commissioni consiliari".
Le associazioni ricordano che nel 2022 "le convocazioni dei consigli comunali e delle commissioni hanno superato la soglia di 660 sedute, determinando un costo a carico del Comune di Crotone pari a 308.703 euro; solo negli ultimi 5 mesi, il numero delle sedute è stato superiore a 350, dimostrando un significativo trend di crescita rispetto all’anno precedente; ciascuna commissione, negli ultimi 5 mesi, ha convocato mediamente 11,8 sedute al mese. Tale numero potrebbe crescere ulteriormente in quanto il Regolamento consiliare non stabilisce, ad oggi, un tetto massimo di commissioni mensili".
Per le associazioni "la proposta di riforma delle commissioni avanzata dal gruppo consiliare Stanchi dei Soliti prevede di stabilire un numero massimo di convocazioni mensili pari a 8 sedute (+1 in caso di emergenza), favorendo quindi una riduzione del 32% di sedute e stimando un risparmio di 95.000 euro annui" sottoli9neano le associazioni ricordando che "la Legge n. 234 del 2021 (Legge Finanziaria) ha determinato un incremento delle indennità degli amministratori locali ma non ha inciso in alcun modo sull’organizzazione interna delle commissioni consiliari che, come disciplinato dal D.lgs. 267/00 (art. 38 TUEL)4 , sono facoltative e disciplinate da statuto e regolamenti dell’Ente". Le associazioni pertanto chiedono al Consiglio comunale "di approvare la proposta di riforma, il cui risparmio stimato si potrebbe destinare ad attività sociali e culturali a beneficio dell’intera collettività".