Cronaca

Manifesto del Comune di Petilia per killer Lea Garofalo, Rando: atto ingiustificabile

La reazione della parlamentare del Pd che è stata l'avvocato di Denise Cosco, la figlia di Lea, quando ha deciso di denunciare il padre per l'assassinio della mamma

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"Il ricordo e la memoria di Lea Garofalo non possono essere offesi. Mi chiedo se esiste ancora un’etica della responsabilità nella politica e a maggior ragione in chi amministra una comunità". E’ quanto dichiara Vincenza Rando, responsabile Legalità del Partito Democratico, già presidente di Libera, e soprattutto avvocato di Denise Cosco, la figlia di Lea Garofalo, che ha assistito quando la ragazza ha deciso di denunciare il padre per l’assassinio della mamma. Parole che arrivano a commentare l’iniziativa del comune di Petilia Policastro di pubblicare un manifesto di cordoglio per la morte di Rosario Curcio, uno dei killeri di Lea Garofalo. 
"È ingiustificabile – prosegue la parlamentare – che un sindaco e un’amministrazione possano partecipare, nella qualità di rappresentanti istituzionali, al dolore per la morte di una persona che ha partecipato a un omicidio ed è stato tra gli artefici di una delle storie più dolorose e atroci del nostro Paese".