Cronaca

Cambi al vertice di Akrea, per tredici consiglieri comunali è solo "una guerra tra bande"

akrea mezzi

Una nutrita pattuglia di consiglieri comunali non ha gradito la rimozione dell’ingegnere Antonio Bevilacqua dalla direzione di Akrea e l’ingresso di soggetti nel consiglio di amministrazione ritenuti in qualche modo legati all’amministrazione Voce. Allo stesso tempo rivolge il suo "incoraggiamento" al neo direttore Alberto Padula "nella speranza – auspicano in una nota – che il nuovo nominato vorrà instaurare un reale rapporto di collaborazione con il Consiglio comunale ed i cittadini". Si tratta di Fabrizio Meo, Marisa Luana Cavallo, Giuseppe Fiorino, Carmen Giancotti, Anna Maria Cantafora, Fabiola Marrelli, Danilo Arcuri, Antonio Megna, Enrico Pedace, Salvatore Riga, Fabio Manica, Antonio Manica ed Alessia Le Rose 
"Rimaniamo orripilati – scrivono i consiglieri – nell’assistere ad una guerra tra bande, ad un regolamento di conti che vede Enzo Voce promuovere una crociata, tutt’altro che santificata dal pubblico interesse, contro colui che sino a pochi mesi or sono ci era stato presentato come fosse il ‘salvatore’, colui il quale, nominato dallo stesso Enzo Voce, ci avrebbe risollevato da quella stessa insostenibile condizione maturata nel corso della stessa amministrazione Voce".
"Le dimissioni dei ‘nominati’ nel cda Akrea, gli attacchi scomposti rivolti dal Sindaco e dai soliti ‘fedelissimi’ al ‘nominato’ Bevilacqua, in un momento per la nostra città di emergenza igienico sanitaria dovuta al caldo torrido ed all’emergenza idrica, dà la misura di quanto irresponsabile possa essere la gestione Voce" proseguono i consiglieri. "Pretendere di decapitare Akrea mentre la città è invasa da blatte, senz’acqua ed in questo stato si appresta a ricevere i turisti, fornisce l’esatta misura di quanto, questa nostra città sia bellissima ma sfortunata".
Nessuna meraviglia invece sulla scelta dei sostituti dei dimissionari Maurizio Vulcano e Giuseppina Affatati, scelta anche questa, a parere degli scriventi, che "dà la precisa misura di come quest’amministrazione abbia perso il senso della misura per non dire il senso della vergogna": "Se poi andiamo ad esaminare quali siano i nominativi di coloro i quali, Voce o chi per lui, pretende d’insediare al posto di chi lui stesso aveva nominato, rimarremo senza parole, se non fosse che già da tempo sapevamo che Voce non decide con la sua di testa". "Teresa Cortese, a tacer d’altro", è stata "vice sindaco di Vallone", quanto a "Gaetano Liperoti, dati i suoi rapporti con l’Amministrazione, ci auguriamo che anche questa volta non ci venga raccontato che sia stato prescelto perché il più qualificato fra i tanti". 
"Oltretutto, rileviamo – aggiungono i tredici firmatari della nota – che Enzo Voce ha inteso giustificare la mancata revoca dell’allora presidente di Akrea, Giglio, in forza della supposta, sicura soccombenza dell’Ente in un contenzioso legale ed oggi invece, pur di soddisfare chissà quali volontà, espone l’Ente all’inevitabile, ennesimo contenzioso dell’era Voce".