Cronaca

Abramo Cc, azienda in perdita. I sindacati scrivono al presidente Occhiuto

abramocc-scaled

Le sigle sindacali regionali continuano a gridare aiuto. La Abramo Customer Care è in crisi e sono a rischio mille posti di lavoro. Nonostante le richieste di incontro con i commissari, nominati dal Tribunale di Roma per traghettare, non si sa bene dove, una azienda dichiarata in amministrazione straordinaria, nessuno li ha ascoltati.
E si prosegue a fare riunioni con il personale e lo staff interno.
Slc-Cgil, Fistel- Cisl, Uilcom-Uil quindi non si arrendono e proseguono con le loro richieste, stavolta indirizzate al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e alla vice Presidente con delega al Lavoro, Giusy Princi per favorire l’apertura di un tavolo istituzionale.
“Come è noto l’Abramo Cc negli ultimi anni ha attraversato una crisi senza precedenti – si legge nella lettera dei sindacati – che l’ha portata a perdere l’80% del suo fatturato (da circa 120 milioni di euro del 2018 a meno 30 milioni di euro di oggi) ed oltre 2 terzi dei propri lavoratori, passando dagli oltre 3000 ai circa 1000 odierni.
Ad oggi le OO.SS. hanno gestito con risultati abbastanza soddisfacenti sia il passaggio delle commesse di Abramo Cc ad altri player del mercato, riuscendo a mantenere intatto il perimetro occupazionale nonché le tutele contrattuali e la territorialità del lavoro”.
In merito al calo di volumi soprattutto per la commessa fiore all’occhiello dell’azienda, ovvero Tim, le sigle sindacali precisano: “Stiamo costantemente monitorando l’andamento delle commesse del committente Tim ma, dall’ultima riunione fatta con la Abramo CC, è emerso che la committenza sta ‘sfilando’ costantemente volumi di traffico mettendo a rischio sia la fragile stabilità economica del breve periodo che la riuscita complessiva del bando di cessione dei rami di azienda preparata dai Commissari”.
Sulle pagine del Crotonese abbiamo scritto più volte che l’azienda non è appetibile sul mercato, che naviga in acque instabili, promettendo una ripresa che tarda ad arrivare. Qualche mese fa, più di qualcuno urlava alla catastrofe, oggi i sindacalisti continuano a fare la stessa cosa, scrivendo: “Dobbiamo assolutamente arginare questa possibile catastrofe prima che si verifichi” in riferimento ad un disastro occupazionale senza precedenti.
Infine Slc-Cgil, Fistel- Cisl, Uilcom-Uil chiedono con la loro lettera, indirizzata al Presidente Occhiuto: “una convocazione urgente, da indirizzare anche al committente Tim, per poter discutere e ricercare le migliori soluzioni”.

Più informazioni