Cronaca

Pnrr, l’allarme dei sindaci calabresi sui tagli: senza fondi alternativi si rischia il blocco dei lavori

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri

"Desta non poca preoccupazione la scelta portata avanti dal Governo italiano di voler definanziare i progetti di rigenerazione urbana dalle risorse previste per il Pnrr". Lo scrivono i sindaci di Crotone, Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, rispettivamente Vincenzo Voce, Nicola Fiorita, Franz Caruso e Paolo Brunetti, paventando, se non dovessero arrivare indicazioni sui fondi alternativi, il blocco dei lavori.
"Le nostre città sono attive in prima linea nell’attuazione degli interventi, strategici e fondamentali nell’ottica del recupero urbano dei territori" aggiungono, manifestando preoccupazione per "l’assenza di comunicazioni formali a riguardo, e soprattutto l’incertezza sulla disponibilità delle risorse e dei fondi da utilizzare per colmare il vuoto".
I sindaci auspicano quindi "che venga fatta presto chiarezza, tale da garantirci -scrivono – di lavorare con la giusta serenità sui progetti", evitando "il rischio concreto che possa crearsi un blocco totale dei lavori se non arriveranno garanzie a riguardo, ad oggi labili e confusionarie e affidate ad estemporanee affermazioni di fonti ministeriali".
Voce, Fiorita, Caruso e Brunetti assicurano che monitoreranno "costantemente l’evolversi della situazione dando la piena disponibilità – concludono – a un confronto risolutivo sul tema". In ballo, considerati anche i tagli alle altre misure, ci sono oltre 900 milioni di euro, il 46,58% della cifra totale degli investimenti calabresi.
Cosenza rischia un definanziamento di 274 milioni, pari al 41,76%; Catanzaro 135 (37,75%), Crotone 60 (45,43%), Reggio Calabria 333 (53,94%), Vibo Valentia 99 (57,68%).