Cronaca

Akrea, nessuna proposta per evitare il ricorso ai privati. Voce: "Nessuno perderà il lavoro"

thumbnail IMG 6044

Il consiglio di amministrazione di Akrea insieme ai rappresentanti dei sindacati ha spiegato le ragioni per cui la società partecipata non deve chiudere, chiedendo di ragionare su proposte concrete da parte dell’amministrazione comunale. L’incontro è avvenuto ieri, 13 novembre, in una sala consiliare gremita alla presenza del presidente Akrea, Alberto Padula e una buona parte delle maestranze delle società che temono di perdere il loro posto di lavoro: il problema, infatti, è il costo del servizio troppo alto che arriverebbe a sfiorare gli 8 milioni di euro l’anno. Inoltre l’imminente scadenza del contratto di servizio al 31 dicembre ha messo in agitazione i lavoratori perché il Comune di Crotone ha tutte le intenzioni di avviare al più presto le procedure per l’affidamento dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti ad una società privata, in vista del passaggio del servizio ad Arrical, gestore unico regionale per il ciclo integrato dell’acqua e dei rifiuti. A spiegare il punto di vista dell’amministrazione comunale sulla vertenza Akrea è il sindaco di Crotone Vincenzo Voce che, senza pensarci due volte, ha anche abbandonato l’aula subito dopo l’intervento del consigliere di minoranza Antonio Manica. Pare che l’invito a partecipare all’incontro sia stato esteso a tutti i capo gruppo, senza però dover intervenire al dibattito, cosa che ha invece fatto il consigliere Manica.
VOCE SULLA VERTENZA
“I costi sono emersi in maniera chiara – spiega Voce -. Noi abbiamo scritto sia al Cda Akrea che agli uffici chiedendo quale dovrebbe essere la cifra per un rinnovo del contratto di servizio ma questa cifra è disallineata rispetto alle richieste che ha fatto Akrea” La cifra infatti è stata valutata eccessivamente alta proprio dagli uffici del settore ambiente del Comune di Crotone. “Non c’è una cattiva volontà della politica e non deve essere la politica a decidere se un contratto è idoneo o no – precisa il Sindaco -. La politica fa la sua parte ma quando arriva un contratto di servizio deve avere il parere e il visto contabile dei revisori, dei tecnici del settore finanziario e senza questi pareri, in maniera responsabile, non si può portare in consiglio qualcosa e approvarla indipendentemente dai pareri negativi. C’è una situazione finanziaria della società i cui nodi sono arrivati al pettine dopo quindici anni di gestione. Bisogna andare adesso a chiedere ai cittadini se vogliono che la loro bolletta invece di diminuire aumenti di un altro 15-20%”.
I SINDACATI CHIEDONO PROPOSTE CONCRETE SU CUI RAGIONARE
Dai vari interventi dei rappresentanti dei sindacati in sala è emersa la volontà di ragionare su proposte concrete da parte del Comune di Crotone che non sono state presentate: “Se non c’è la condizione per firmare il contratto di servizio è chiaro che si deve andare verso l’esternalizzazione del servizio. Un conto è accompagnarla con una buona clausola sociale – dice il Sindaco – magari con delle premialità all’interno del bando di evidenza pubblica. Teniamo conto anche di un altro aspetto: la cifra che ha tirato fuori il Cda di Akrea che è poco più di 8 milioni per il contratto di servizio, a questi poi bisogna aggiungere le piattaforme e gli ingombranti quindi si andrebbe a oltre 9 milioni di euro. Quindi la domanda da farsi, tenendo conto che ci sono state delle inefficienze amministrative, è: ‘devono continuare a pagarle i cittadini?’.
PER IL SINDACO GLI OPERATORI AKREA NON PERDERANNO IL LAVORO
Ciò che Voce ha precisato è che con la clausola sociale il servizio di igiene della città di Crotone si sposta con i lavoratori Akrea. “I lavoratori e gran parte degli amministrativi saranno assorbiti dalla nuova società – asserisce ancora – che avrà la forza, partendo da zero, di togliere questi cassonetti orribili, di investire seriamente sulla raccolta differenziata e nel servizio di igiene. Magari la società potrebbe avere anche la forza di incentivare l’esodo dei lavoratori che hanno maturato quasi l’anzianità di servizio”. Al termine dell’incontro in Comune il vice sindaco, Sandro Cretella ha proposto di organizzare un tavolo tecnico per domani 15 novembre alle ore 16,30.