Migranti

Il giudice: fermo nave Humanity ha compromesso attività umanitaria

La motivazione con la quale il giudice del Tribunale civile di Crotone Albenzio ha sospeso il fermo della nave Humanity 1 della ong tedesca, bloccata dalle autorità italiane al porto di Crotone dallo scorso 4 marzo dopo aver salvato 77 migranti

Generico marzo 2024

CROTONE – “Travisamento dei fatti” e “compromissione dello svolgimento di indifferibili attività di carattere umanitario”. Con queste parole il giudice della prima sezione Civile del Tribunale di Crotone, Antonio Albenzio, ha sospeso il provvedimento di fermo amministrativo della Humanity 1, la nave della Ong tedesca che il 4 marzo scorso aveva sbarcato al porto di Crotone 77 persone soccorse due giorni prima nel Canale di Sicilia. A conclusione delle operazioni di sbarco la nave era stata sottoposta a fermo amministrativo per aver violato il decreto Piantedosi in quanto, secondo la guardia costiera libica, avrebbe ostacolato il soccorso di migranti. Secondo la Ong, invece, i libici avevano anche sparato in acqua per indurre i soccorritori a lasciare la zona di soccorso. Una ricostruzione che i legali di Sos Humanity,gli avvocati Giulia Crescina e Cristina Laura Cecchini hanno portato all’attenzione del giudice del Tribunale civile di Crotone nella loro istanza di sospensione cautelare urgente, anche inaudita altera parte, contro il fermo amministrativo della Sos Humanity.
Il giudice nel decreto di fissazione dell’udienza nella quale si entrerà nel merito della vicenda, ha sostenuto che i documenti prodotti da Sos Humanity possano fa ritenere “astrattamente verosimile la doglianza in punto di travisamento dei fatti contestati” e che il decreto di fermo amministrativo possa costituire un pericolo “riscontrabile a fronte di una evidente compromissione allo svolgimento di indifferibili attività di carattere umanitario” e per questo sospende il fermo “ritenuta” l’apparente ingiustizia del provvedimento emesso”.