Serie c

Zauli ottimista: “Credo nei giocatori”. Raffaele Vrenna sbotta: “Troppe critiche”

Il tecnico: "Mi scoccia sentir dire che sono tornato perché lo hanno voluto i giocatori". Il direttore generale irritato per le critiche

CROTONE – Un mese lontano dalla panchina, rosicando come ha detto lui stesso, ma convinto di aver lasciato un lavoro da completare. Trenta giorni dopo la panchina torna sotto la sua responsabilità. Un percorso che riparte in un vortice che  ha inghiottito anche Silvio Baldini, e che riporta sul ponte di comando Lamberto Zauli, determinato e anche deciso a togliersi qualche sassolino  anche in relazione ad alcune voci che ha sentito in questo periodo di lontananza, e tra queste il rapporto con i giocatori e quello con il direttore generale.

Zauli, credo nella squadra

Proprio l’allenatore Lamberto Zauli ha sottolineato: “Mi scoccia sentir dire che sono tornato perché lo hanno voluto i giocatori – chiarisce – Questo non mi sta bene, perché non sono certo il tipo che si costruisce rapporti con il gruppo. Lo faccio nella sfera professionale, ma non sono il loro amico con cui vado a mangiare la pizza. Evidentemente ho costruito qualcosa di buono, ma la scelta è soltanto di campo. Se sono tornato è perchè credo nel valore dei giocatori e della squadra. Ho piena fiducia e sono concentrato sul lavoro che mi aspetta per portare a compimento il progetto in queste sei partite che spero ci portino a conquistare uno dei posti playoff. Con la società c’è una stima profonda, e le loro scelte nei miei precedenti esoneri le ho viste come una ricerca di migliorare qualcosa che in quella fase non andava per il verso giusto. Ma abbiamo anche vissuto momenti importanti, arrivando a sei punti dal primo posto. Ecco, vorrei riportare credibilità all’interno del gruppo, consapevole del momento difficile ma altrettanto convinto che possiamo ancora dire la nostra in questa parte finale della stagione”.

Vrenna irritato

Accanto a lui il direttore generale Raffaele Vrenna, particolarmente irritato per il contesto che si è venuto a generare. Ma Vrenna, piuttosto che adirarsi contro chi è stato protagonista di questo scempio prodotto, indirizza il mirino dei suoi strali verso l’esterno, indicato “troppo negativo, pressante e senza unità d’intenti nei confronti di un gruppo-squadra che sta attraversando un momento difficile e per il quale servirebbe maggiore sostegno”. Insomma, la solita solfa, alimentata da un elenco di numeri che allo Scida accusano flessioni anche fisiologjche e da contestualizzare. Dimenticando, in realtà, una situazione economica senza precedenti e in un contesto abitativo sempre ridotto. In soldoni, 3.500 abbonati aggiunti a centinaia di paganti per partita, con una platea potenziale di 50 mila abitanti è anche importante, considerate anche le delusioni degli ultimi anni e quella attuale che ha superato i confini del surreale.
Per Gigliotti e D’Errico la situazione non cambia: restano fuori rosa, in attesa di eventuali sviluppi, come confermato dagli stessi Zauli e Vrenna.