Lavoro

Vertenza Abramo, gli esuberi dei call center Tim digitalizzeranno la Pa

Il progetto annunciato durante il tavolo ministeriale con i sindacati e le Regioni sulla vertenza dei call center che interessa la Calabria ed il crotonese per via della vertenza Abramo CC

Riunione call center Abramo

ROMA – I lavoratori dei call center in outsourcing che dipendono dalle commesse Tim saranno riconvertiti e impiegati nel progetto di digitalizzazione della pubblica amministrazione. E’ questo il progetto che è stato proposto al tavolo ministeriale con i sindacati e le Regioni sulla vertenza dei call center che interessa la Calabria ed il crotonese per via della vertenza Abramo CC.

Traghettamento

Il progetto annunciato durante il tavolo prevede di traghettare questi lavoratori verso mansioni come le attività di dematerializzazione degli archivi cartacei della Pubblica Amministrazione. Al modello parteciperanno anche le Regioni coinvolte presenti al tavolo (Sicilia, Calabria, Basilicata, Lazio, Toscana, Sardegna). Un problema quello dei call center che è molto sentito in Calabria dove sono a rischio oltre 1.000 posti di lavoro solo per la Abramo CC (di cui la metà a Crotone). Anche per questo alla riunione romana la Calabria è stata rappresentata ai massimi livelli istituzionali dal presidente Roberto Occhiuto e dall’assessore al lavoro, Giuseppe Calabrese (a quanto è dato sapere Sicilia, Basilicata, Lazio, Sardegna e Toscano hanno mandato al Ministero solo dirigenti regionali).

Riconversione

“Un obiettivo sfidante da cui dipende la competitività del Paese”, lo ha definito il ministro del Made in Italy Adolfo Urso uscendo da Palazzo Piacentini, dove si è tenuto l’incontro presieduto anche dalla ministra del Lavoro Marina Calderone.  “Nel confronto in atto – ha detto Urso – si può individuare una linea pilota che possa riaccompagnare una riconversione professionale dei lavoratori verso un’attività molto importante per il Paese, che è la digitalizzazione della Pubblica amministrazione”.
“La tecnologia può essere un valido supporto all’attività principale che dev’essere svolta da lavoratrici e lavoratori – ha detto il ministro Calderone durante il tavolo – Questo comporta anche aprirsi a processi di riconversione, riqualificazione e formazione finalizzati alla salvaguardia del lavoro e delle competenze. Un percorso che può inoltre contribuire a una missione importante come la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Un modello da applicare in sinergia con tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle Regioni”.

Guardia alta dai sindacati

Questa linea pilota dovrà però, chiedono i sindacati per voce del segretario nazionale di Slc Cgil Riccardo Saccone, essere di “sistema” e riguardare tutti i lavoratori del settore. Il ministri Urso e Calderone hanno  annunciato a breve un tavolo a Palazzo Chigi. Da parte dei sindacati resta alta la guardia su quello che sta accadendo al gruppo Tim. “Abbiamo chiesto ai due ministri e di sollecitare ulteriormente il tavolo a Palazzo Chigi perché quello che sta avvenendo è sotto gli occhi di tutti è un’azienda che è preda della finanza e rischia davvero di deragliare. Per noi fa fede l’impegno preso prima da Draghi e poi da Meloni: difesa della rete, difesa delle tecnologie e difesa dell’occupazione”.

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