Calcio

Spedizione punitiva, aggrediti quattro calciatori del Crotone. Indaga la Digos

Una ventina di persone ha malmenato i giocatori rossoblù mentre erano in spiaggia durante il loro giorno di riposo. La società: "La violenza non è mai la soluzione, nello sport come nella vita"

Crotone-Brindisi

CROTONE – Diventa davvero troppo caldo l’ambiente sportivo attorno all’Fc Crotone. Nella giornata di lunedì quattro calciatori rossoblù, che erano al mare con le rispettive famiglie in località Scifo, sono stati aggrediti e malmenati da un nutrito gruppo di pseudo tifosi (una ventina circa) rimasti al momento ignoti. Rispetto alle prime notizie circolate nessuno avrebbe riportato fratture, ma sicuramente hanno subito diverse contusioni. Un fatto gravissimo e da condannare che arriva al culmine di una stagione negativa per la formazione rossoblù. Tuttavia nessun risultato negativo può giustificare una tale violenza che serve solo a rendere ancora più nervoso un ambiente che ha solo bisogno di tranquillità per ritrovarsi.
Per fare luce sull’accaduto si è mossa la Digos della Questura di Crotone che sta procedendo nell’acquisire elementi utili ad individuare gli aggressori ed ha comunque invitato le parti in causa a presentare denuncia. Pare, infatti, che nessuno dei calciatori si sia rivolto per ora alle forze dell’ordine, né all’ospedale per le cure mediche.
Sul gravissimo episodio è intervenuta anche la società attraverso una nota ufficiale apparsa sul sito internet: “Il Presidente Gianni Vrenna, il direttore generale Raffaele Vrenna e tutto il Football Club Crotone, appreso dell’episodio inaccettabile di cui sono state vittime alcuni tesserati nella giornata di ieri, intendono esprimere la piena solidarietà per i ragazzi coinvolti e condannare fermamente qualsiasi manifestazione e forma di violenza”.
“Il periodo difficile che la squadra sta vivendo – afferma il presidente – di cui siamo i primi ad essere rammaricati, non può mai essere una giustificazione per gesti del genere. La violenza non è mai la soluzione, nello sport come nella vita, e questo è un concetto che dobbiamo ribadire senza indugi, impegnandoci anzi a diffonderlo”.