Crotone

Bonifica, il movimento ‘Krotone da vivere’ dice no alla tombatura dei veleni sul sito industriale

"L'unica soluzione possibile è il trasferimento dei veleni lontano da Crotone a carico di Eni" dichiara.

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CROTONE – Nell’ambito della questione ambientale per la rimozione dei veleni residuati dalle fabbriche dismesse si è mobilitato anche Krotone da Vivere. Il movimento culturale e politico della città di Crotone ha espresso la sua ferma volontà affinché i veleni vengano rimossi dalla città. “Questa richiesta è fondamentale per garantire la salute e il benessere dei crotonesi e per preservare l’ambiente locale – si legge in una nota a firma del comitato -. Le forze economiche e politiche locali che accetterebbero il tombamento dei veleni in situ stanno mettendo a rischio la sicurezza e la salute della comunità crotonese. Tale soluzione non risolve il problema alla radice e potrebbe causare danni irreparabili all’ecosistema e alla salute pubblica attuale e futura”.  Inoltre, prosegue la nota “condanniamo fermamente l’atteggiamento offensivo del commissario governativo ad acta, che vorrebbe imporre la sua linea senza ascoltare le preoccupazioni e le opinioni della comunità locale. La richiesta di coinvolgere l’esercito per avviare la bonifica è inaccettabile e contraria ai principi di democrazia e partecipazione cittadina”. L’invito di Krotone da Vivere è pertanto rivolto a tutte le istituzioni competenti e la cittadinanza a unirsi nel respingere proposte pericolose e a lavorare insieme per trovare soluzioni sicure e sostenibili per la rimozione e la bonifica dei siti contaminati. “E l’unica possibile è il trasferimento, a carico dell’ENI, dei veleni lontano da Crotone” precisa.