Cronaca

Motociclista di Torretta morto in incidente, la Procura indaga per omicidio stradale

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La Procura di Castrovillari ha aperto un procedimento penale per omicidio stradale nei confronti dell’autista dell’auto contro la quale domenica scorsa è finita la moto guidata da Giacomo Capalbo, 36 anni, di Torretta di Crucoli i cui funerali si svolgono mercoledì 17 giugno 2020, alle ore 17. L’incidente è avvenuto sulla Statale 106 Jonica, nel territorio comunale di Mandatoriccio (Cosenza), domenica 14 giugno, poco dopo le 13.

Il Pubblico Ministero della Procura di Castrovillari, Valentina Draetta, da prassi ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale indagando l’automobilista che ha centrato la moto del giovane imprenditore Giacomo Capalbo, che a Torretta gestiva, con il padre Gennaro e gli zii, il supermercato di famiglia. Il 36enne mentre procedeva per la sua strada in sella alla sua Honda Hornet 600, si è trovato improvvisamente davanti l’auto, Una Mazda 3, condotta da un uomo residente a Mandatoriccio, e con a bordo la moglie e le due figliolette, il quale, provenendo dal senso opposto di marcia, ha svoltato a sinistra, in un tratto peraltro con linea continua, per accedere ad una proprietà privata, la casa di un parente: la dinamica è al vaglio dei carabinieri del della compagnia di Rossano. Inevitabile e terribile l’impatto, il centauro è stato sbalzato dalla moto rovinando sull’asfalto e decedendo praticamente sul colpo.

Si tratta della quarta croce dall’inizio dell’anno, in appena tre mesi considerato il blocco della circolazione per il coronavirus, sulla “Strada della morte”, come ha ricordato l’Associazione “Basta vittime sulla Statale 106” nel suo messaggio di cordiglio rivolto alla famiglia Capalbo.

I congiunti del giovane, per fare piena luce sulle cause e le responsabilità del sinistro, per essere assistiti e per ottenere giustizia, attraverso il consulente personale Giuseppe Cilidonio, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che si è già attivato per acquisire tutti gli atti e per monitorare l’attività della magistratura inquirente.

Giacomo è la quarta vittima sulla 106 dall’inizio dell’anno, in appena tre mesi considerato il blocco della circolazione per il coronavirus, sulla “Strada della morte”  ha ricordato l’Associazione “Basta vittime sulla Statale 106” nel suo messaggio di cordiglio rivolto alla famiglia Capalbo.