Cronaca

Eolico a Cirò, Parentela (5S): il Comune torni indietro; Calabretta (Lega): un grave danno

CROTONE – Il M5s e la Lega si schierano dalla parte dei viticoltori contro la realizzazione del parco eolico di Timpe di Muzzunetti, nel comune di Cirò. Il progetto ha già avuto il parere positivo dell’amministrazione comunale.

“Non possiamo consentire che l’opera sia costruita in quella zona, che ne verrebbe deturpata in ogni senso. Da subito bisogna invertire la rotta, aggregare le energie e le coscienze per valorizzare e utilizzare al meglio le risorse e le ricchezze della Calabria, di cui la storia e la fama del vino cirotano costituiscono un esempio paradigmatico” scrive il deputato cinquestelle Paolo Parentela, esprimendo la propria “vicinanza” e il suo “convinto sostegno al Consorzio dei produttori del vino”. Parentela, che è anche componente della commissione Agricoltura della Camera, chiede al sindaco Francesco Paletta “di tornare immediatamente indietro” ed all’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio “di far sentire la sua voce. Lo sviluppo dei territori – aggiunge – si alimenta puntando sul valore dei loro prodotti, delle loro culture e delle loro eccellenze. È importante investire nelle fonti rinnovabili per attuare la rivoluzione verde e la transizione ecologica. Tuttavia queste fonti non devono compromettere l’agricoltura di qualità e l’economia di un territorio. Al contrario, esse devono coesistere, laddove più indicato, per rafforzare il potenziale delle aziende agricole. A tal proposito – conclude Parentela – nel Piano nazionale di ripresa e resilienza abbiamo previsto 2,5 miliardi di euro per gli imprenditori agricoli, al fine di evitare l’abbandono delle zone rurali, contribuire in maniera attiva al contrasto del cambiamento climatico, della desertificazione dei suoli e del dissesto idrogeologico”.

Per Cataldo Calabretta, segretario provinciale della Lega, i viticoltori del cirotano “rischiano di vedere una delle zone viti-vinicole più importanti del Sud Italia ipotecata dalla realizzazione del parco eolico denominato Timpe di Muzzunetti. Siamo di fronte alla minaccia di un danno grave ed imminente non solo per una delle rare voci di questa terra che ha conquistato dignità e peso anche nei mercati interazionali ma anche per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità agro-alimentare del terroir crotonese. “La ricchezza enologica crotonese – aggiunge – resta un valore aggiunto anche in termini di enoturismo che dobbiamo continuare a preservare e rafforzare, in chiave culturale ed economica, nella cornice dello sviluppo eco-sostenibile e durevole che stiamo difendendo a 360 gradi per il futuro di questa regione, territorio per territorio, dalla costa all’entroterra, a maggior ragione in quelle aree che devono fare ogni giorno i conti con le cicatrici del fallimento industriale del secolo scorso. Se c’è un ritorno manageriale alla terra soprattutto delle nuove generazioni e che come classe dirigente abbiamo il dovere di intercettare e favorire – conclude Calabretta – la Primavera dei Vini Calabresi che da decenni vede protagoniste cantine e giovani dei nostri territori, ne rappresenta una delle componenti più belle, da indicare come esempio per tutti e rispetto alle quali nessun compromesso a perdere può essere tollerato”.