Crotone

Abramo Cc, stipendi pagati in due rate (forse). I sindacati: inaccettabile

L'azienda: la seconda rata di stipendi versata quando ci pagheranno le fatture

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Abramo CC, azienda che a Crotone impiega circa 1.000 persone, ancora una volta non mantiene le promesse fatte ai suoi lavoratori appena qualche settimana fa e annuncia che non potrà pagare per intero gli stipendi di dicembre. Gli emolumenti saranno versati in due tranche: il 70% subito e la restante parte quando l’azienda riceverà il pagamento delle fatture: quindi senza alcun riferimento temporale e alcuna certezza visto che per ricevere il pagamento da società a partecipazione pubblica bisogna avere il Durc in regola. Cosa che l’Abramo – per via dei suoi debiti con l’erario – non ha. Una comunicazione tardiva accusano le segreterie regionali Slc-Cgil, Fistel-Sisl e Uilcom-Uil e le Rsu  definendo la procedura “assolutamente inadeguata ed inaccettabile”.
“La proprietà di Abramo CC – scrivono i sindacati – lo sa che le persone che lavorano, con quello stipendio ci vivono e ci mantengono le famiglie? Siamo consapevoli che qualche giorno di preavviso non avrebbe reso la cosa meno drammatica ma si sarebbe dato quantomeno il tempo ai lavoratori per organizzarsi diversamente e provare a tamponare in altri modi la mancanza di questo pezzo di salario”.
Per le organizzazioni sindacali  “negli ultimi giorni di vita di questa azienda si riesce a dare ulteriori problemi ai propri lavoratori”. Tra meno di 10 giorni, infatti, ci sarà infatti l’udienza al Tribunale di Roma per la richiesta di Amministrazione Straordinaria. Per i sindacati potrebbe essere anche una buona notizia: “Non siamo appassionati del motto "è morto il re, viva il re" – scrivono  Slc-Cgil, Fistel-Sisl e Uilcom-Uil e le Rsu – ma contiamo di riuscire finalmente a dialogare con un amministratore che abbia come obiettivo la soddisfazione massima dei creditori privilegiati (i lavoratori) e salvaguardia delle ultime 1500 persone rimaste in Abramo, traghettandole il più serenamente possibile verso un percorso di clausola sociale”.
Le segreterie regionali dei sindacati annunciano: “appena il Commissario Straordinario si sarà insediato, probabilmente intorno alla prima settimana di febbraio, gli chiederemo un incontro immediato così da discutere delle strategie da mettere in atto”.