Cronaca

Il relitto di un peschereccio diventerà monumento dedicato ai migranti ed all’accoglienza

Il natante è stato consegnato al Comune di Crotone dall'Agenzia delle accise, dogane e monopoli. Verrà trasformato in opera d'arte da Massimo Sirelli.

CROTONE – Diventerà un monumento ai migranti ed all’accoglienza il relitto di un peschereccio che nel marzo 2020 ha condotto sulle coste italiane 14 persone sbarcate nel porto di Crotone. Venerdì 13 maggio l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha consegnato al comune di Crotone il relitto di una imbarcazione usata per l’immigrazione clandestina al fine di realizzare un monumento dedicato alle persone morte durante le traversate e a testimoniare il valore dell’accoglienza.
La cerimonia di consegna si è svolta, alla presenza delle massime autorità istituzionali, nella stazione marittima del porto di Crotone. A firmare il verbale di consegna sono stati il direttore generale dell’Adm, Marcello Minenna (che è anche direttore ad interim della direzione regionale dell’Agenzia) ed il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce accompagnato dagli assessori Gianni Pitingolo e Filly Pollinzi.
Il relitto consegnato è un peschereccio di dieci metri denominato San Nikolas dal quale, il 22 marzo 2020, sono sbarcati a Crotone 14 migranti di nazionalità curdo – irachena e curdo – iraniana. L’imbarcazione fu sequestrata dalla Guardia di Finanza e successivamente affidata alla Agenzia delle Dogane. Grazie ad una idea dell’associazione #Ioresto, sarà l’artista catanzarese Massimo Sirelli a trasformare il relitto in un’opera d’arte che sarà poi successivamente posizionata all’ingresso della zona portuale su una delle due rotatorie tra via Porto nuovo e via Miscello da Ripe.
“Restituiamo alla società civile qualcosa che era stato sottratto ed utilizzato in modo incivile” ha detto Marcello Minenna che ha poi specificato il ruolo dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli nella gestione dei relitti delle imbarcazioni utilizzate dai migranti: “Grazie ad una cabina di regia istituita due anni fa al Ministero sono stati chiariti ruoli e competenza. I relitti una volta dissequestrati vanno all’Adm che deve provvedere alla ricerca, recupero e smaltimento di questi natanti. Attività che l’Agenzia, con i suoi ingegneri e chimici, porterà avanti con metodo per garantire che coste di questa terra vengano tutelate e valorizzate”.
“Crotone è spesso ultima in tutte le classifiche ma è certamente prima per l’accoglienza – ha detto il sindaco Voce – questo relitto che verrà restituito alla bellezza ha un significato particolare per chi arriva nella nostra terra scappando da posti terribili”.
L’assessore ai quartieri, Gianni Pitingolo, ha sottolineato l’importanza di avere delle opere d’arte in città: "il monumento servirà a far conoscere le storie terribili dei dei migranti affinché non si giudichi più senza capire i motivi per i quali fuggono dai loro Paesi". per l’assessore Pollinzi il monumento è un simbolo di "resistenza, resilienza e speranza".

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