Cronaca

Ricettazione di opere d’arte, obbligo di dimora per il soprintendente Mario Pagano

mario pagano

Nella rete tesa dagli inquirenti partenopei è caduto anche il sovrintendente di Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Caserta e Benevento. Mario Pagano, 64 anni, già soprintendente archeologico della Calabria, è accusato di ricettazione di opere d’arte, dopo essere stato scoperto a scambiarsi reperti antichi. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli, con il supporto dei militari della Compagnia di Capua, ed è scattata alla mostra mercato di numismatica ospitata in un albergo di Pastorano (provincia di Caserta), comune a pochi chilometri da Capua.
I sospetti erano concentrati su uno dei venditori presenti, un 70enne che è stato arrestato e colpito come Pagano dall’obbligo di dimora. I militari ipotizzavano, in particolare, che l’anziano commerciante d’arte vendesse reperti archeologici antichi sottobanco. Così, quando hanno visto che parlava e scambiava oggetti con un’altra persona, il sovrintendente Pagano, è scattato il blitz. I due sono stati prima arrestati in flagranza e poi raggiunti dalla misura dell’obbligo di dimora emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura della Repubblica.
Tra i reperti oggetto di contrattazione, poi sequestrati, c’erano vasi risalenti al IV secolo avanti Cristo, 78 monete in bronzo di vari periodi (alcune ottocentesche, altre di età tardo-imperiale e medioevale) provenienti da scavi clandestini, due libri antichi rubati a Roma nel Monastero Casa Generalizia.